domenica 19 marzo 2017

LE RECENSIONI DI OPERAZIONE NOSTALGIA MUSICALE. Vasco Rossi - Stupido hotel (2001)

La copertina dell'album "Stupido Hotel" di Vasco Rossi
Come album per la prima nostra recensione ufficiale abbiamo scelto "Stupido Hotel", album pubblicato da Vasco Rossi nel 2001.

Dopo il successo tra il 1998 e il 1999 dell'album "Canzoni per me" e del doppio CD live "Rewind" con relativo tour negli stadi italiani, Vasco Rossi decide nel 2000 di prendersi una pausa per dedicarsi alla scrittura del suo tredicesimo album di inediti. Il 6 aprile del 2001, anticipato dal singolo "Siamo soli" uscito pochi giorni prima, esce l'album "Stupido Hotel". Ma andiamo a recensire l'album nel dettaglio, canzone per canzone.

SIAMO SOLI: Prima traccia del CD, primo singolo estratto e brano più celebre dell'album. Si parte subito forte con questa power ballad d'amore in puro stile Vasco. Romantica e arrabbiata allo stesso tempo, con un ritornello potentissimo. D'effetto il ponte strumentale tra il primo e il secondo ritornello, con una sequenza che inizia lenta con archi e poi esplode con il bellissimo mini-assolo di chitarra elettrica di Stef Burns. A mio parere uno dei brani migliori della discografia vaschiana degli ultimi 20 anni di carriera, e per rapporto qualità-popolarità il brano-simbolo di questo album.
Voto: 8,5

TI PRENDO E TI PORTO VIA: Vasco dichiarò di aver scritto questo brano ispirandosi a un romanzo di Niccolò Ammaniti, dal titolo omonimo, il quale si può considerare quasi drammatico per la sua storia. Ma lo spirito della canzone è tutt'altro che drammatico: musicalmente questo pezzo si può considerare una sorta di seguito di Rewind, considerando le sonorità di stampo dance che hanno fatto le fortune del brano "predecessore". Il pezzo, secondo singolo estratto, divenne uno dei tormentoni dell'estate 2001 e grazie a esso il Blasco vinse il Festivalbar per la terza volta in carriera, stabilendo il record di artista ad aver vinto più Festivalbar in carriera. Per quanto riguarda l'opinione soggettiva, non lo reputo uno dei capolavori del rocker di Zocca ma è un pezzo che si lascia ascoltare.
Voto: 7

STANDING OVATION: Per la terza traccia si passa a un brano prettamente pop. L'amore è il tema che fa da padrone in quest'album e anche questo pezzo ha l'amore come argomento: infatti la "standing ovation" è un modo per dire che ama talmente la donna amata al punto che quest'ultima possa meritarsi una standing ovation, un fragoroso applauso da parte di un immaginario pubblico. Ottimo l'arrangiamento e buono il testo. Unico lato negativo del brano: il parlato a metà canzone. Che abbassa un po' la valutazione ma senza intaccarla.
Voto: 6,5

STUPIDO HOTEL: La title-track è il brano più bello del disco insieme a Siamo Soli. E come Siamo Soli è un' altra ottima power ballad vaschiana. Bellissimo anche il videoclip, girato nelle Grotte di Frasassi. Si parte "lentamente" con le strofe caratterizzate da una chitarra acustica e un violino che accompagnano il cantato di Vasco, per poi passare alla potenza musicale dei bridge e dei ritornelli, in cui si uniscono anche gli altri strumenti. E questa canzone rende benissimo soprattutto nei live, tanto che nel periodo che va dal 2001 al 2007 sostituì Siamo solo noi (e non un brano qualunque) come canzone di presentazione della band ai concerti del Blasco. Capolavoro.
Voto: 9

IO TI ACCONTENTO: Un brano all'americana più che da Vasco. In cui si fondono rock, elettronica e hip hop. Bellissimo il riff di chitarra iniziale e bellissime le strofe. Calzano alla perfezione le parti rap in inglese di Black Diamond, fedelissime allo stile internazionale del pezzo. I punti deboli sono i ritornelli, il bridge e soprattutto la parte del testo in cui dice "io ti violento": da apologia allo stupro e palesemente sessista.
Voto: 6

PERCHE' NON PIANGI PER ME: Fossi stato il discografico di Vasco, avrei estratto questo brano come singolo al posto di Standing Ovation: quest'ultima molto bella, ma secondo me molto meno radiofonica rispetto a questa "Perché non piangi per me", che aveva tutto per essere una hit. Strofe da tormentone e ritornello potente, orecchiabile e da stadio. Sottovalutata.
Voto: 7,5

TU VUOI DA ME QUALCOSA: Ultimo singolo estratto dall'album e singolo per l'estate 2002, il video di questo brano simboleggia il successo dello Stupido Hotel Tour 2001 ed è l'esibizione live del suddetto pezzo al concerto all'Autodromo di Imola in occasione dell'Heineken Jammin' Festival di quell'anno. Si ritorna al filone pop-rock: considero questo pezzo una "Io no" un po' più soft, non ai livelli di quest'ultimo brano, ma comunque una buonissima canzone.
Voto: 7

STENDIMI: Con questo pezzo, musicalmente parlando il più tosto del disco, Vasco apriva i concerti del tour 2001 per poi riproporlo nel tour 2004 con un intervento del direttore di palco Diego Spagnoli nel ruolo di un arrotino che omaggia Totò citando il "Votantonio", citazione dal film "Gli onorevoli". Ma la politica non c'entra nulla in questo pezzo: il tema è ancora quello dell'amore, in questo caso l'amore carnale, il sesso, la passione. Un riempitivo che non toglie né aggiunge nulla al disco.
Voto: 6,5

QUEL VESTITO SEMPLICE: Il brano più elettronico del disco, nato dalla penna di Gaetano Curreri degli Stadio, fido collaboratore e amico di Vasco, ma di certo non una delle migliori creazioni di questa premiata ditta. Il brano peggiore dell'album.
Voto: 4,5

CANZONE GENERALE: Si chiude l'album con l'unico pezzo dal filone impegnato, quello che nasce dal Vasco ironico: una parodia dei classici tormentoni senza significato profondo che servono semplicemente a far ballare e a scalare le classifiche. Il testo è geniale, peccato che musicalmente sia orrenda. Il 5 è una media tra il 2 della parte musicale e l'8 del testo.
Voto: 5

L'album ebbe un grandissimo successo, trainato da hit come "Siamo soli", "Ti prendo e ti porto via" e "Stupido hotel", vendendo oltre 800.000 copie (8 dischi di platino) rivelandosi il secondo album più venduto del 2001 dopo "Esco di rado e parlo ancora meno" di Adriano Celentano. Fece grandi risultati (come sempre nella carriera di Vasco) anche il tour, soprattutto nel concerto allo Stadio Olimpico di Roma, il secondo concerto all'Autodromo di Imola e la data allo stadio Braglia di Modena, dove l'artista giocava in casa, e noto per i tanti ripescaggi di brani di repertorio che hanno portato all'esclusione di alcuni classici dalla scaletta.

OPINIONE FINALE SULL'ALBUM: Buon disco, che si lascia ascoltare, non siamo ai livelli di C'è chi dice no o Gli spari sopra (secondo me i due album migliori del Blasco), ma davvero un buon lavoro. Ottimi arrangiamenti, buon cantato da parte di Vasco che sappiamo non essere un mostro di tecnica e testi di buon livello, con l'amore a fare da tema dominante (9 pezzi su 10 sono canzoni d'amore) ma con spazio anche all'ironia in una Canzone generale che se non fosse un obrobrio musicalmente parlando sarebbe diventata un classico. Siamo soli e Stupido hotel i due capolavori del disco, non a caso le due canzoni insieme a Ti prendo e ti porto via per cui questo album è maggiormente ricordato. Per ciò che riguarda il lato commerciale, ottima la scelta dei tre singoli principali: Siamo soli è perfetta come singolo di lancio, Ti prendo e ti porto via il giusto pezzo per l'estate con il quale puntare alla vittoria del Festivalbar e Stupido hotel ottimo terzo singolo. Peccato solo per la scelta di Standing ovation (come già detto bel pezzo ma poco radiofonico) come quarto singolo, al posto della quale avrei scelto Perché non piangi per me.
VOTO AL DISCO: 7

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Un viaggio nella grande musica del passato, dagli anni '60 fino agli anni passati più recenti, al fine di far rivivere bei momenti musicali a tutti coloro che decidono di abbracciare questo progetto e farli vivere per la prima volta alle nuove generazioni, qualora non conoscano i pezzi. Di qualsiasi genere.
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