domenica 31 dicembre 2017

Le 10 canzoni italiane di maggior successo del 2017

Per la musica italiana il 2017 è stato un anno ricco di successi e grandi hits. Una così alta concentrazione di successi italiani in un anno solo - tolti il 2012 e il 2015 - non si era mai vista negli anni 2010. Pertanto, una volta chiusasi quest'annata, è arrivato il momento di fare un bilancio sulle 10 canzoni italiane di maggior successo (a scanso di equivoci: NON LE MIGLIORI, perché faranno parte di questa lista anche brani di bassissimo livello fortunati nelle vendite, ma solamente le più POPOLARI). Les jeux sont faits!

1) FRANCESCO GABBANI - OCCIDENTALI'S KARMA
Occidentali's karma di Francesco Gabbani è senza dubbio il brano per il quale ricorderemo maggiormente il 2017 in musica italiana: ormai la cantano e la ballano tutti, dai bambini ai più anziani, ed erano diversi anni che un brano italiano non raggiungeva un livello di popolarità così ampio. Gabbani con questo brano ha vinto il Festival di Sanremo, bissando la vittoria nei Giovani l'anno prima con Amen (e questa doppietta non era riuscita a nessuno prima di lui) al di là di ogni rosea aspettativa e ogni pronostico (compreso il mio) che vedeva Fiorella Mannoia come vincitrice annunciata. Dopo il primo posto al Festival, questo brano raggiunge una serie di successi in fila impressionanti: primo posto nella classifica dei brani più trasmessi dalle radio, primo posto nella classifica dei singoli più scaricati e più ascoltati in streaming, videoclip di una canzone italiana più visualizzato su YouTube del 2017 (173 milioni di visualizzazioni!) e terzo videoclip di musica italiana più visualizzato sul Tubo di sempre, il premio al Power Hits Estate (erede del Festivalbar) come brano più gettonato negli eventi e nelle feste dell'estate 2017 (Gabbani si è anche aggiudicato il titolo di vincitore assoluto del Power Hits Estate, ma con un altro brano, ossia Tra le granite e le granate), cinque dischi di platino, buon piazzamento nell'airplay radiofonico di diversi paesi europei in vista della partecipazione all'Eurovision Song Contest (dove si è piazzato sesto) e addirittura il merito di aver portato in alto nella classifica italiana di vendite di libri "La scimmia nuda" di Desmond Morris (che si è addirittura complimentato con Gabbani per il brano) solo perché citato nel ritornello della canzone! Per quanto riguarda il giudizio personale sul brano, il testo è molto sottovalutato in quanto Gabbani fa ampio uso di metafore sotto una forma filastrocchesca trattando il tema della "morte dell'evoluzione umana nella società di oggi", mentre musicalmente a mio parere mi sembra un brano né carne né pesce come tanti se ne sentono in radio nonostante l'alta orecchiabilità.

2) VASCO ROSSI - COME NELLE FAVOLE
Sono passati 40 anni dall'inizio della sua carriera, ma lui è sempre sulla cresta dell'onda. Ma di chi parlo? Di Vasco Rossi, ovviamente. O meglio, negli ultimi anni nonostante la leggendaria carriera non riusciva ad attecchire tra i giovanissimi, vuoi per gli ultimi lavori un po' sotto tono e l'assenza di grandi hit contenute in essi (a parte Eh già), vuoi per la pessima reputazione che il Blasco ha nella maggioranza delle pagine Facebook dai grandi numeri (che molti esponenti delle nuove generazioni reputano una specie di oracolo) soprattutto dopo la querelle con il sito satirico Nonciclopedia del 2011 (il luogo comune più diffuso: le sue canzoni sono composte solo da vocali urlate a caso). Ma il grande successo ottenuto da questo pezzo in radio e nelle vendite ha avuto il merito di riavvicinare anche molti giovanissimi a Vasco ed è entrato di diritto nei classici dell'artista di Zocca, proseguendone il lancio radiofonico, oltre che per la primavera, anche per l'estate 2017. E' vero, Vasco ha scritto in carriera molti pezzi nettamente migliori di questo, ma non si può assolutamente dire che questo sia un brutto brano: vedo in questo brano le atmosfere del pop romantico di qualità di dischi come Canzoni per me o Stupido Hotel. E, a proposito di estate 2017, per Vasco quest'annata sarà da ricordare soprattutto per il Modena Park del 1° Luglio, mega-concerto celebrativo per i 40 anni di carriera a cui hanno assistito più di 225.000 spettatori (record MONDIALE per un concerto a pagamento!) e che si è distinto per ottimi risultati anche in TV e persino al cinema. Pensavamo che con live come quello di Imola del '98 Vasco sarebbe entrato definitivamente nella leggenda, ma questa volta si è superato.

3) J-AX & FEDEZ - SENZA PAGARE
Dopo il grande successo di Vorrei ma non posto la scorsa estate, la fortunata coppia da hit composta da J-Ax e Fedez tira fuori un altro tormentone estivo, estraendo come singolo una nuova versione del brano con un testo diverso nelle strofe e nel bridge (quest'ultimo interpretato da T-Pain, rapper di fama internazionale) ma invariato nel ritornello rispetto alla versione originale tratta dall'album multiplatino Comunisti col Rolex. Il brano si è rivelato il più acquistato su iTunes nel corso della stagione estiva (Ax e Fedez hanno ricevuto un apposito premio al Power Hits Estate) e grande successo ha ottenuto anche il videoclip che ha visto come ospiti Pio e Amedeo. Per quanto riguarda la qualità della canzone...lasciamo stare. Uno dei pezzi peggiori mai ascoltati negli ultimi anni, e in particolare per ciò che concerne J-Ax i tempi degli Articolo 31 sono ormai solo un ricordo.

4) TIZIANO FERRO FEAT. CARMEN CONSOLI - IL CONFORTO
Alla notizia della presenza di un duetto tra Tiziano Ferro e Carmen Consoli nell'ultimo album del cantautore di Latina Il mestiere della vita, molti si incuriosirono sul come sarebbe stata la chimica tra due artisti totalmente opposti stilisticamente parlando: l'accoppiata è perfettamente riuscita, visto il successo ottenuto dal brano, non ai livelli di altre super-hit del passato anche recente della discografia di Ferro ma comunque si è trattato di un brano fortunatissimo. Merito anche della seconda partecipazione al Festival di Sanremo dell'artista latinense come superospite, dove lui e la Consoli hanno interpretato dal vivo il brano. Non sono un amante di Tiziano Ferro, anzi, a volte lo reputo anche un po' noioso, ma questo brano non è assolutamente male (ed è da molti considerato, a ragione, uno dei migliori brani della sua discografia). Certamente è centomila volte migliore rispetto all'orrendo singolo estivo Lento-veloce o alla lagnosa Potremmo ritornare, per citare altri brani facenti parte de Il mestiere della vita.

5) FABRI FIBRA FEAT. THEGIORNALISTI - PAMPLONA
E, sempre parlando di artisti di cui non sono un grande ammiratore, anche Fabri Fibra secondo il mio giudizio personale fa parte di questa cerchia, ma quest'estate debbo dire che ha tirato fuori non un tormentone ma una vera e propria bomba, ossia Pamplona, brano di ottima fattura con cui il rapper marchigiano in collaborazione con i Thegiornalisti ha vinto (meritatamente) l'edizione 2017 del Wind Summer Festival. Tra l'altro Fibra non aveva mai portato un suo brano in testa alla classifica delle canzoni più trasmesse nelle radio italiane in carriera, non c'era riuscito neanche con altri suoi cavalli di battaglia come Applausi per Fibra o Tranne te: con Pamplona ha raggiunto questo importante traguardo e ha mantenuto la vetta per ben tre settimane di fila! Dopo il flop di vendite di Squallor del 2015, il 2017 è stato per Fibra l'anno del grande rilancio (l'album Fenomeno è stato certificato platino), confermato dal successo che ancora oggi sta avendo il terzo singolo estratto Stavo pensando a te.

6) THEGIORNALISTI - RICCIONE
L'estate d'oro dei Thegiornalisti non si limita al featuring con Fabri Fibra, anzi: a fine giugno Paradiso e compagni pubblicano un brano non facente parte dell'ultimo album Completamente sold out creato appositamente per diventare un tormentone estivo, dal titolo Riccione. Già nei mesi precedenti la band romana aveva sbancato con i singoli Completamente e Sold out guadagnandosi l'appellativo di band rivelazione del 2017 e ha riempito club e palazzetti di tutta Italia (tra cui il Forum di Assago e il Palalottomatica), ma Riccione è stato il brano della consacrazione alla massa della band, accusata da molti fans della prima ora di essersi commercializzata e "venduta" con questo pezzo. E' vero che i Thegiornalisti possiedono nella loro discografia brani migliori di questo, ma di certo non possiamo dire che sia un brutto brano (a parte l'agghiacciante verso del mezzo panino a Berlino, nonostante si tratti di un riferimento a un fatto accaduto realmente a Paradiso): le atmosfere sono molto vintage e fa rivivere i tempi delle hits estive anni '90 (immaginatevela sul palco del Festivalbar). Se fosse uscita nel 1997 e non nel 2017 staremmo probabilmente parlando di una pietra miliare del pop italiano. Per quanto riguarda il successo commerciale del brano, è stato il primo pezzo dei Thegiornalisti in singolo a raggiungere la vetta nella classifica dei brani più trasmessi nelle radio ed è stato certificato per cinque volte disco di platino. Che proprio da Riccione parta la strada che porta i Thegiornalisti agli stadi?

7) TAKAGI & KETRA FEAT. ARISA & LORENZO FRAGOLA - L'ESERCITO DEL SELFIE
Tommaso Paradiso ha lasciato il segno nell'estate 2017 anche in qualità di autore per altri artisti, come Giusy Ferreri (Partiti adesso) e Nina Zilli (Mi hai fatto fare tardi), ma entrambi i brani non hanno raggiunto il successo di un'altra creazione di Paradiso interpretata da altri suoi illustri colleghi: L'esercito del selfie. A interpretare il brano sono state le voci di Arisa e Lorenzo Fragola (la strofa è cantata da Fragola, il ritornello da Arisa) accompagnate dalla base dal sapore anni '60 di una coppia di produttori che negli ultimi anni ha sfornato diverse superhits italiane, ossia Takagi e Ketra (Takagi è l'ex THG dei Gemelli Diversi). E nel video sono state coinvolte anche celebrità come Pippo Baudo e Francesco Mandelli. Gli ingredienti per una hit estiva c'erano tutti e l'obiettivo è stato pienamente raggiunto. Ma come molti brani estivi nati semplicemente per vendere e sbancare le radio, non brilla di certo per qualità: si tratta di un brano che sembra una parodia di basso livello delle canzoni degli anni '60 con un testo sul tema della finzione dei rapporti via social trattato in maniera molto scontata e banale.

8) FABIO ROVAZZI & GIANNI MORANDI - VOLARE
Brani come L'esercito del selfie o Senza pagare non sono di certo il mio tormentone ideale (centomila volte meglio Riccione o Pamplona come precedentemente accennato), ma il peggio doveva ancora arrivare. Già nell'estate 2016 tale Fabio Rovazzi fece parlare di sé con l'orribile Andiamo a comandare, ma questa volta è riuscito a tirare fuori un brano addirittura peggiore. E provo pena per una leggenda della canzone italiana come Gianni Morandi che si è prestato ad uno scempio del genere, non regge neanche un possibile scopo di avvicinamento della sua figura ai giovanissimi visto che aveva già raggiunto ampi consensi su quel target grazie al personaggio che si è creato sui social network tra il 2014 e il 2015. E la dimostrazione che (purtroppo) lo staff di Rovazzi puntava molto su questo brano sono state anche le tante celebrità coinvolte nel corso del video, da Maccio Capatonda alla coppia J-Ax/Fedez, dall'ex capitano dell'Inter Javier Zanetti alla web star "Saluta Andonio". Più i soliti riferimenti a social network e tormentoni del mondo di Internet del 2017. Risultato? Come era prevedibile, 3 dischi di platino, boom di views su YouTube, top ten nell'airplay radiofonico e grande successo. Dimostrazione che non sempre è la qualità di un brano a renderlo di successo: Volare del duo Rovazzi-Morandi è davvero qualcosa di inascoltabile (e Modugno, a leggere il titolo, si rivolta nella tomba...). Rovazzi è il DJ Francesco degli anni 2010: entrambi erano prodotti meramente commerciali senza spessore artistico e che si sono distinti per brani orrendi ed entrambi sono o sono stati spinti da pezzi grossi del mondo della musica italiana (DJ Francesco dal padre, Rovazzi da J-Ax e Fedez).

9) FIORELLA MANNOIA - CHE SIA BENEDETTA
Era la canzone vincitrice annunciata di Sanremo 2017 sia per qualità sia per la sua interprete, ovvero una signora della musica italiana come Fiorella Mannoia (che tornava sul palco dell'Ariston a trent'anni da Quello che le donne non dicono). Ma l'esplosione del fenomeno Francesco Gabbani, a grande sorpresa, ha impedito la prima vittoria al Festival in carriera per la cantante romana. Nonostante ciò il brano ha comunque ottenuto degli ottimi risultati, sia in termini di vendite (disco di platino) sia in termini di passaggi radiofonici (il brano è finito nella Top 5 dei brani più trasmessi italiani, e alla Mannoia in singolo - non contiamo il duetto con Noemi del 2009 in L'amore si odia - ciò non accadeva proprio da Quello che le donne non dicono) rendendo Che sia benedetta il suo pezzo più celebre dei suoi ultimi 20 anni di carriera. Il brano è stato secondo me uno dei migliori di un'edizione 2017 del Festival a mio parere ricca di ottime canzoni, basti pensare anche a Vietato morire di Ermal Meta, Fatti bella per te di Paola Turci o Portami via di Fabrizio Moro.

10) CAPAREZZA - TI FA STARE BENE
Per quanto riguarda la seconda metà del 2017, il brano di maggior successo per rapporto passaggi radio-vendite è stato senza alcun dubbio Ti fa stare bene di Caparezza, ottavo capitolo del concept album Prisoner 709, quello rappresentante l' "ora d'aria". Già dalle prime note al primo ascolto capii che sarebbe diventata una hit al pari di altri classici del rapper pugliese quali Fuori dal tunnel, Vieni a ballare in Puglia e Vengo dalla luna. E così è stato. E Capa è come al solito geniale nei suoi giochi di parole che all'ascoltatore ignorante possano sembrare banali ma dietro i quali si nascondono sempre significati e messaggi di grande impatto, e questo brano non fa eccezione. E, nel finale, una frecciatina a chi crede che fare musica commerciale sia per forza una qualità negativa. Successo ampiamente meritato.

Questi erano i 10 pezzi italiani di maggior successo per i quali molti di noi ricorderanno questo 2017 in musica. E ne mancano molti, ma viste le tante hits italiane che abbiamo ascoltato quest'anno era davvero difficile. Fosse stato per il mio gusto personale, avrei tenuto fuori da questa lista alcuni brani per inserirne altri ma d'altronde, come ripetuto all'inizio, non è la classifica dei migliori brani italiani dell'anno, bensì quella dei pezzi più famosi, e la popolarità non è sempre sinonimo di qualità.
Detto questo, buon 2018 e speriamo che questo nuovo anno ci regali tante nuove hits di cui avere, in futuro, nostalgia!