lunedì 31 dicembre 2018

Il 2018 mese per mese. Cronaca di un anno da incorniciare per Operazione Nostalgia Musicale


Ebbene sì, oggi termina anche un anno che più di tutti ha regalato soddisfazioni a questo progetto Operazione Nostalgia Musicale che quest’anno ha festeggiato il suo terzo compleanno. Soddisfazioni arrivate dai nostri canali social, dalla nostra trasmissione radio ufficiale, dalle nostre gare virtuali di canzoni del passato e soprattutto dallo School Tour che ha dimostrato per tutto questo 2018 di essere un esperimento più che riuscito. Ripercorriamo insieme le tappe di questo 2018 targato ONM!
GENNAIO. Vengono annunciate le prime tappe dello School Tour 2018, al Liceo Landi di Velletri e al Liceo Joyce (nella sede di Via di Vallericcia) di Ariccia ma soprattutto viene annunciata la data ufficiale della prima puntata della Seconda Stagione del nostro programma radio: il 15 Febbraio 2018.
FEBBRAIO. Il 1° e il 2 Febbraio riprendono le nostre attività nelle scuole proprio da dove si sono fermate e dove sono ufficialmente iniziate, il Liceo Scientifico Landi di Velletri (in occasione dell’edizione 2018 delle Giornate dello Studente), ed è il primo corso ufficialmente inserito nel progetto dello School Tour, tour itinerante delle scuole medie e superiori del Lazio e non consistente nel rivivere e far conoscere la grande musica del passato di ogni genere alle nuove generazioni. Si ripete il successo del corso del 2017, con un numero di partecipanti che va dalle 15 alle 34 persone per ogni turno (tra le quali anche alcuni professori) tutte molto entusiaste dello svolgimento del corso. Una settimana esatta dopo, giunge subito l’ora del primo corso di Operazione Nostalgia Musicale al di fuori di Velletri di sempre: lo School Tour approda al Liceo Joyce di Ariccia, precisamente nella sede di via di Vallericcia, sede dell’indirizzo Scienze Umane dell’istituto, in occasione della Cogestione 2018. Viene stabilito il record di partecipanti per un singolo turno di un corso dello School Tour per ben due volte nella stessa mattinata: 40 al primo turno e 43 al secondo, con sei ragazzi che non sono riusciti a entrare nell’aula per corso troppo affollato. E il successo non è arrivato solo nell’alto numero di partecipanti ma anche nel grande coinvolgimento da parte dei ragazzi che hanno mostrato sin da subito di credere nel progetto, con momenti in cui l’intera classe ha cantato in coro i brani da me proposti e riproposti. Nella settimana del Festival si svolge sulle nostre pagine social il nostro secondo “Sanremo Nostalgico” (che per il 2019 verrà rinominato in Sanremo Song Contest), che viene vinto da Fabrizio Moro con “Pensa”, che viene pertanto eletta come prima canzone trasmessa nella prima puntata della Seconda Stagione del nostro programma radio. Che inizia il 15 Febbraio 2018, con una puntata senza ospiti (a parte l’ormai ospite fisso Gianni Molisina che inaugura ancora una volta la sua rubrica “Le poesie di Gianni Molisina”) ma tante novità (come la rubrica comica “Le imitazioni di Giuseppe Consoli”, svoltasi in radio per cinque puntate e poi eliminata dalla scaletta per continuarla sui social del progetto). Parte quindi anche la Coppa Operazione Nostalgia Musicale 2018, avente come tema le colonne sonore di film, spot e videogiochi. Tante le interviste dedicate alla nuova stagione e tanti gli articoli di giornale, tra cui quelli dedicati al progetto dai giornali locali veliterni L’Intransigente e L’Artemisio. La puntata del 22 Febbraio ha ospitato il cantante italo-americano Francesco Caro Valentino, ambasciatore della musica italiana negli Stati Uniti.
MARZO. Marzo inizia subito con la terza puntata della nuova stagione, che vede come ospite il Maestro Antonio Florindo Pizzoleo, direttore di diverse orchestre italiane e non di musica classica. La puntata dell’8 Marzo è dedicata alle donne e alle canzoni dedicate alle donne, essendo coincidente con la Giornata Internazionale della Donna. Era prevista un’intervista alla cantautrice italo-albanese Deborah Xhako, ma che non è potuta essere con noi causa impegni relativi alla sua partecipazione a The Voice of Italy, ufficializzata pochi giorni dopo durante la messa in onda della prima puntata ufficiale. Sono stati intervistati nelle puntate del mese di Marzo anche Angelo Seretti, cantante friulano che in carriera ha collaborato anche con Mariella Nava, Bobby Solo e Gianni Nazzaro tra gli altri e nel 2015 è entrato in alta rotazione in diverse radio francesi con il brano “Let it be me”, Beatrice Chimenti, ventiduenne cantautrice e polistrumentista romana il cui brano “In my mind” è entrato a far parte della colonna sonora della serie di Canale 5 “Immaturi”, e Guido Maria Ferilli, autore di canzoni entrate a far parte della storia della musica italiana come “Un amore così grande” (interpretata da Mario del Monaco, portata al successo da Claudio Villa e reinterpretata da diversi artisti italiani come i Negramaro e Francesco Renga) e “Rumore” di Raffaella Carrà.
APRILE. Passate la Pasqua e la Pasquetta, subito ci si mette al lavoro per le puntate successive, e subito si inizia il mese di aprile con un grande nome: quello di Christian Marazziti, attore e regista che poche settimane prima ha portato in tutte le sale italiane il film Sconnessi, che vede nel cast attori come Stefano Fresi, Carolina Crescentini e Ricky Memphis e ha ottenuto risultati più che positivi al botteghino. La settimana dopo, il 12 Aprile, è la volta di Claudio Di Biagio, uno dei pionieri della comunicazione via YouTube nonché scrittore e regista, per promuovere il suo nuovo libro Si stava meglio, una conversazione con sua nonna Lea sulla storia dell’Italia. Tocca la settimana dopo al primo co-conduttore di questa stagione: il ventenne blogger veliterno Alessio De Stasio, che non mi stancherò mai di ringraziare perché se lo School Tour esiste e funziona è anche merito suo, con il quale mettiamo in scena una puntata in cui prima di ogni canzone parliamo di aneddoti accaduti durante l’anno di pubblicazione (un po’ come succedeva a I migliori anni di Carlo Conti) e intervistiamo la voce del gruppo pop-punk romano degli Hometown Heroes. Arrivano il 26 e 27 Aprile e riprende lo School Tour, stavolta giocando in casa, perché Operazione Nostalgia Musicale fa tappa in quello che è stato il liceo in cui ho passato cinque bellissimi anni: il Liceo Classico Mancinelli e Falconi (l’indirizzo che ho frequentato era il linguistico). Giocare in casa ha funzionato: sono stati superati i 20 partecipanti in quattro turni su quattro del corso, cosa che nelle precedenti tappe non era successe, stabilendo il record per la media partecipanti a singolo turno più alta di tutto lo School Tour. Con tanto di complimenti da parte di un ex cantante dei Nomadi, Cristiano Turato, dopo averlo taggato in un video dei ragazzi di uno dei turni che in coro cantano “Io Vagabondo”. Una delle due tappe dello School Tour è coincisa con la Dodicesima Puntata di Operazione Nostalgia Musicale, che ha visto come ospite in collegamento telefonico l’ex batterista dei Litfiba e di Piero Pelù (ha suonato la batteria nel periodo di maggior popolarità sia della band fiorentina che del suo storico leader anche da solista) Franco Caforio, da me intervistato insieme al coconduttore della puntata Giancarlo Aluigi, ormai uno dei volti di punta della radio. Aprile è anche il mese in cui tanti volti noti del mondo della musica e non si interessano al progetto attraverso like e following su Instagram: cito tra questi i Nomadi, Peppino Di Capri, i Finley, Piotta e Federico Zampaglione dei Tiromancino (che si complimenta per uno dei video della serie sulle mie imitazioni, ossia Due Destini cantata con voce di Eros Ramazzotti). Cominciano anche delle collaborazioni con diverse pagine e progetti nati su Instagram, come quella con Mariachiara Montebello, creatrice del progetto “Singin’ Pasta”, e soprattutto quella con l’admin della pagina Sanremohistory (che ad oggi conta più di 2.000 follower tra cui anche nomi che hanno fatto la storia del Festival) Antonio Damiano. Infine, viene fondato il canale Spotify ufficiale di ONM.
MAGGIO. Maggio inizia con un’intervista nel corso del programma a un personaggio che di celebrità ne ha intervistate tante: stiamo parlando di una leggenda della città di Velletri come Fernando Mariani, o anche conosciuto come il “Prodefernando”. Il 10 Maggio è invece la volta dell’ex voce dei Nomadi Cristiano Turato, dopo una trattativa cominciata dopo gli elogi di quest’ultimo allo School Tour. Il colpaccio arriva per la puntata del 17 Maggio: in collegamento telefonico con noi c’è un pezzo di storia vivente della musica italiana (e internazionale, vista la sua popolarità di livello mondiale) come Bobby Solo, che due giorni dopo sarebbe figurato nella lista degli ospiti dell’annuale serata di beneficenza Rock per un Bambino. Segue l’ex Dhamm e DB Boulevard Alessio Ventura, un artista molto legato alla città di Velletri, dove si è esibito in concerto con i Dhamm per due volte in carriera (una su tutte quella del 1995 davanti a una Piazza Cairoli gremita di gente in occasione della Festa dell’Uva) e, nella puntata del 31 Maggio (quella coincidente con la finale della Coppa Operazione Nostalgia Musicale) un nome che ha scritto la storia del rock italiano, arrivato nei primi anni ’90 al suo massimo splendore, come Omar Pedrini, nel venticinquennale dello storico album dei Timoria Viaggio senza vento. Da notare che l’intervista a Ventura è arrivata nel giorno del cinquantesimo anniversario del brano dei Rolling Stones “Jumpin’ Jack Flash”, il quale vede al basso Bill Wyman, con cui Ventura ha collaborato come cantante dei DB Boulevard in occasione di Sanremo 2004.
GIUGNO. Si chiude la Seconda Stagione di Operazione Nostalgia Musicale con l’ultima puntata del 7 Giugno 2018, con ospite in collegamento telefonico Davide De Marinis, autore di grandi successi del periodo che va tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000 come Troppo Bella e della sigla dell’edizione 2018-19 di Domenica In Amori della zia. Vince la Coppa Operazione Nostalgia Musicale We Are The Champions dei Queen, sconfiggendo in finale Con te partirò di Andrea Bocelli. Nel corso di questa stagione si è svolta anche una seconda Coppa Operazione Nostalgia Musicale riservata ai soli social dedicata alle copertine degli album, e viene vinta da American Idiot dei Green Day (ah, dimenticavo: a gennaio finalmente uscirà la recensione del suddetto disco) sconfiggendo in finale Verità supposte di Caparezza. Intanto la stampa locale continua a interessarsi sugli sviluppi di questa stagione di Operazione Nostalgia Musicale, che con i suoi alti ascolti ha reso questo format uno dei più seguiti di Radio Mania. A fine giugno si conclude il progetto “Le imitazioni di Giuseppe Consoli” con una versione de Una vita in vacanza da me cantata imitando 17 voci di cantanti italiani: il video si rivela un successo.
ESTATE 2018. Inizia il 1° Luglio la terza edizione del Summer Song Contest, che viene vinta da Piero Pelù con “Prendimi così” sconfiggendo in finale dopo uno spareggio gli 883 con “Tieni il tempo”. E’ il secondo Summer Song Contest vinto da un brano di Pelù nella storia di Operazione Nostalgia Musicale (aveva già vinto l’edizione 2016 con Spirito) ed è il primo degli anni 2000 a vincere un’edizione di questa nostra gara virtuale dedicata ai successi dell’estate. A Settembre la pagina Instagram di Operazione Nostalgia Musicale tocca il tetto dei 1.000 followers.
OTTOBRE. Operazione Nostalgia Musicale compie tre anni e nel giorno dell’anniversario viene annunciato il tema della Coppa Operazione Nostalgia Musicale 2019: quello dei grandi successi degli anni 2010, visto che il decennio sta per volgere al termine. Viene annunciato che oltre alla tradizionale formula che parte con la fase a gironi, abbinata alla trasmissione, ci saranno anche 32 sfide preliminari con le quali i followers decidono quale brano deve accedere alla fase a gironi, per coinvolgere in maniera più diretta i follower nelle votazioni. Il 10 Ottobre riparte lo School Tour con la Data Zero: una lezione-evento nell’Aula Magna della mia ex scuola media, l’Andrea Velletrano di Velletri, dedicata al progetto Operazione Nostalgia Musicale, per i ragazzi delle classi terze. Che apprezzano e accolgono il progetto con molto calore: da notare che in alcuni pezzi i ragazzi hanno cantato talmente forte (a volte anche prendendosi per le mani facendole volteggiare a destra e sinistra) da farsi sentire per tutto il piano in cui si trovava l’Aula Magna e far entrare alcuni ragazzi ad assistere all’evento per curiosità.
NOVEMBRE. Il Novembre 2018 di Operazione Nostalgia Musicale sarà ricordato principalmente per un motivo: la prima trasferta extra Lazio dello School Tour, al Liceo Classico Michelangiolo di Firenze, storico istituto superiore fiorentino (uno dei più frequentati della città) nel quale si sono diplomate anche personalità importanti del mondo della musica. Il corso si rivela un successo STREPITOSO con 59 ragazzi presenti in Aula Conferenze (mancavano tre posti per il tutto esaurito, ma non sono state fatte entrare altre persone perché troppo affollato) che hanno continuato a interessarsi al corso nonostante i problemi tecnici e soprattutto ad ascoltare e cantare (in alcuni casi anche agitando in aria le luci dei cellulari) i brani che proponevo. La soddisfazione più bella è stata notare che tanti dei ragazzi partecipanti mi hanno fermato poi fuori scuola e scritto più volte su Instagram per complimentarsi dell’ottima riuscita del corso, chiedendomi di ritornare alla Settimana dello Studente per il 2019!
DICEMBRE. A dicembre si chiude lo School Tour 2018 con la tappa di Anzio, al Chris Cappell College, liceo a indirizzo classico, delle scienze umane e musicale intitolato a un musicista della zona morto venti esatti anni fa a soli 23 anni dopo una non comune forma di intolleranza alimentare, Christian Cappelluti. Non sono arrivati i grandi risultati dei corsi precedenti a livello numerico ma si può dire che i (relativamente) pochi presenti abbiano apprezzato e non poco il corso, facendo anche pubblicità al progetto parlandone bene con i loro amici non presenti. Debuttano inoltre come fotografi ufficiali dello School Tour Leonardo Palone e Federico Caracci, che con me stanno collaborando anche per un altro progetto di Radio Mania chiamato Storie di ragazzi e ragazze. Il corso è stato dedicato alla memoria di Chris Cappell. La pagina vince due Fantasanremo, organizzati dalle pagine Melodia Italiana e Only Sanremo 2019, e inaugura nel giorno di Natale il canale Instagram TV.

Detto questo, noi di Operazione Nostalgia Musicale vi ringraziamo per aver reso questo 2018 indimenticabile, nella speranza di un 2019 ancora più scoppiettante. Buon anno a tutti, con una certezza che resiste con il passare di ogni epoca: LA MUSICA UNISCE!

Giuseppe Consoli
 

Le 16 canzoni italiane di maggior successo del 2018


Lo scorso anno, nell’articolo sulle 10 canzoni italiane di maggior successo del 2017, parlavamo di tale annata come prolifica come ai vecchi tempi per la musica italiana. Ma l’anno che sta per terminare, il 2018, ci ha lasciato in dodici lunghi mesi tanti grandi successi made in Italy di tutti i generi di cui probabilmente ci ricorderemo a lungo. Per questo motivo abbiamo deciso di ampliare il numero delle canzoni analizzate a 16, visti i tanti grandi successi made in Italy che abbiamo ascoltato nel corso di questa annata. OCCHIO: si tratta delle 16 canzoni di maggior successo per rapporto passaggi radio-vendite-gradimento del pubblico, non delle 16 canzoni più belle. Pronti, via!
1)     TAKAGI & KETRA FEAT. GIUSY FERRERI & SEAN KINGSTON – AMORE E CAPOEIRA
 
Iniziamo con quello che è il tormentone italiano per eccellenza in un’estate piena di tormentoni. Dopo il successo de “L’esercito del selfie” del 2017, la coppia composta da Alessandro “Takagi” Merli e Fabio “Ketra” Clemente, ormai vera e propria macchina da hit, decide di fare il bis per la primavera 2018 con “Da sola (in the night)” in collaborazione con Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti ed Elisa. Anche qui grande successo, sì, ma il bello doveva ancora arrivare. I due producers avevano in cantiere un pezzo dal grande potenziale da tormentone estivo (seppur, lo ammetto, mi sia entrato in odio per tutte le volte che ce lo hanno proposto nel corso della scorsa estate) e il 1° giugno è entrato in rotazione radiofonica: sto parlando di Amore e Capoeira. Brano con cui T&K puntano al mercato internazionale (avvalendosi della collaborazione di Federica Abbate) coinvolgendo un grande nome come quello del giamaicano Sean Kingston, qui in Italia famoso per la hit Beautiful Girls del 2007, e Giusy Ferreri, con cui il duo aveva già collaborato per il tormentone dell’estate 2015 Roma-Bangkok (dove la cantante palermitana aveva duettato con Baby K), che tre anni fa entrò in classifica in tutta Europa con tanto di versioni internazionali. E l’obiettivo è raggiunto: quattro dischi di platino, primi posti delle classifiche di vendite e passaggi radio settimana dopo settimana, 124 milioni di visualizzazioni (che lo hanno reso il videoclip più visto su YouTube in Italia di tutto il 2018), una condizione di immancabilità in tutte le feste di qualsiasi tipo dell’estate (e probabilmente la ascolteremo anche durante parecchi veglioni di Capodanno…) tanto da aggiudicarsi nel corso del Power Hits Estate il premio della SIAE come brano più “gettonato” durante gli eventi privati dell’estate (oltre che quello della FIMI per il singolo più venduto della bella stagione di quest’anno), e ultima ma non meno importante la vittoria del Wind Summer Festival, per la prima volta assegnata a settembre come ai tempi del Festivalbar e non a fine giugno come nelle precedenti edizioni. Cronaca di un successo annunciato.
2)     BOOMDABASH & LOREDANA BERTE’ – NON TI DICO NO

 

C’è la mano di Takagi & Ketra anche dietro un altro dei grandi successi di questa estate 2018, anche perché Ketra è una parte fondamentale del gruppo di cui stiamo per parlare: i Boomdabash. Gruppo salentino che mescola sonorità reggae con l’elettropop che grazie a questo brano raggiunge la notorietà a livello nazionale e riporta Loredana Berté ai fasti del passato (dal punto di vista delle vendite). Il brano è Non ti dico no ed entra in rotazione in tutte le radio il 4 maggio: la prima settimana di maggio è spesso un portafortuna per chiunque voglia lanciare una hit estiva di successo, e quest’assunto si è rivelato ancora una volta vero. Disco di platino, la vera fortuna di questo brano arriva soprattutto dalle radio: ha ricevuto nel corso della finale del Wind Summer Festival il premio EarOne per il brano più trasmesso dalle varie emittenti radiofoniche nel corso dell’estate ed è risultato il brano vincitore dell’edizione 2018 di quello che da molti è considerato l’erede del Festivalbar, ossia il Power Hits Estate di RTL 102.5. L’edizione 2019 del Festival di Sanremo vede in gara sia Loredana (che tra l’altro, nonostante non sia stato ancora certificato, non è andata affatto male per i suoi standard con il suo ultimo album LiBerté) che i Boomdabash con due pezzi separati e distinti: chi la spunterà?
3)     LO STATO SOCIALE – UNA VITA IN VACANZA


Negli anni precedenti al 2018 il gruppo bolognese si era fatto conoscere grazie a un successo che arrivava principalmente da Internet, con la strategia comunicativa delle frasi dei loro pezzi (principalmente quelle più “romantiche”) che pian piano sono entrate nella breccia di tanti giovanissimi, soprattutto ragazze. Possiamo quindi dire che Lodo Guenzi e compagni sono stati nella prima metà degli anni 2010 degli apripista e anticipatori dell’esplosione dell’indie-pop italiano di cui sono ancora oggi considerati esponenti di grido. I continui consensi riscossi soprattutto nei vari live hanno portato alle prime date nei palasport nel 2017 (il primo concerto al Forum di Assago in carriera). Ma mancava quel qualcosa che servisse a far esplodere il progetto Lo Stato Sociale a livello di massa, perché se i live hanno fatto le fortune del gruppo, a livello di vendite e passaggi radio non hanno mai fatto grandissimi numeri. Prima di febbraio 2018: il ciclone Lo Stato Sociale si abbatte sul Festival di Sanremo e lo fa con un brano superorecchiabile intitolato Una vita in vacanza che sin da subito si candida a tormentone della primavera, con la trovata della “vecchia che balla” che a molti ha ricordato la scimmia di Gabbani. Sono stati l’autentica rivelazione di questo Festival: secondo posto che nessuno all’annuncio del cast dei Big avrebbe pronosticato, brano del Festival più trasmesso dalle radio di tutto l’anno solare e doppio disco di platino. Un pezzo che parla, secondo quanto dichiarato dalla band “della liberazione dal peso del lavoro come obbligo” che ben presto diventa anche gettonatissimo nelle serate danzanti e persino nelle playlist della baby dance, soprattutto grazie alla versione cantata in duetto con il Piccolo Coro dello Zecchino d’Oro. Non ha portato la loro raccolta “Primati” ad aver grossi riscontri in termini di vendite, ma di certo per ora possiamo considerare questo pezzo il cavallo di battaglia di questo gruppo bolognese che adesso ha anche una hit che li fa conoscere al grande pubblico e li fa entrare nell’immaginario collettivo. Dimenticavo: se non l’avete vista, recuperatevi la versione da me cantata imitando 17 voci di cantanti italiani, la trovate sul canale YouTube di Operazione Nostalgia Musicale.
4)     ERMAL META & FABRIZIO MORO – NON MI AVETE FATTO NIENTE

 

Lo Stato Sociale si è piazzato al secondo posto (forse in altre edizioni sarebbe arrivata una meritata vittoria) soprattutto per un motivo: la partecipazione in concomitanza con questo pezzo, un piccolo capolavoro. La vittoria era già scontata dal giorno dell’annuncio del cast, anche alla luce dei grandi progetti in vista per i due artisti in questione per il 2018 (concerto al Forum di Assago per l’uno, primo concerto in carriera all’Olimpico di Roma per l’altro) e puntualmente è arrivata. Aggiungiamoci che si tratta di una collaborazione tra due tra i grandi protagonisti dell’edizione 2017 del Festival nonché di un brano che parla di un tema scottante come quello del terrorismo, e il gioco è fatto. “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro ha vinto e letteralmente dominato (meritatamente, aggiungerei) questa edizione del Festival di Sanremo dalla prima all’ultima serata, soprattutto al televoto dove hanno ricevuto delle percentuali quasi irraggiungibili per gli altri concorrenti. E questo al di là di ogni polemiche relative al brano: ha rischiato l’esclusione a causa del ritornello, avente alcune parole prese in prestito da un brano, Silenzio, partecipante alle selezioni di Sanremo 2016 e interpretato da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali. Esclusione però scongiurata per diversi motivi: il tema diverso rispetto al brano originale, lo stesso autore del pezzo (Andrea Febo) e soprattutto il fatto che, come da regolamento, il “campionamento” non superava stralci superiori a un minuto e tre secondi (ossia un terzo del brano). La vittoria al Festival di tale brano porta i MetaMoro alla partecipazione all’Eurovision Song Contest, nel corso del quale ottengono un dignitoso quinto posto.
5)     ULTIMO – IL BALLO DELLE INCERTEZZE



A vincere la categoria Nuove Proposte è invece uno dei pupilli di Fabrizio Moro, ossia Niccolò Moriconi in arte Ultimo. Cantautore che già godeva di una grossa popolarità a Roma e dintorni, ma che grazie a questa ballad con cui si aggiudica la categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2018 (un Festival che fa il boom di ascolti superando persino le edizioni di Conti e, nonostante l’alta età media del cast, si rivela essere molto seguito persino dai giovanissimi) ottiene il successo a livello nazionale. Il suo album “Peter Pan” è ancora adesso ai primi posti delle classifiche di vendita e si avvia verso una carriera da big a tutti gli effetti. Perché a soli 22 anni ha già riempito il Forum di Assago e il Palalottomatica della sua Roma, ha già messo a segno diverse date sold out per il tour nei palazzetti previsto per la primavera 2019 e il 4 Luglio suonerà (e sarà l’artista più giovane di sempre a farlo) allo Stadio Olimpico di Roma. Le premesse per una definitiva consacrazione ci sono tutte: sarà infatti a Sanremo 2019 anche per questo motivo, non a caso è considerato da molti (me compreso) il favorito numero 1 per la vittoria.
6)     ANNALISA – IL MONDO PRIMA DI TE/BYE BYE/UN DOMANI


Altra grande protagonista di questo Festival 2018 targato Baglioni è Annalisa Scarrone, che mette a segno il miglior piazzamento all’Ariston in carriera (terzo posto) con la ballad Il mondo prima di te, che ottiene grande riscontro soprattutto nelle radio, da sempre fino a questi ultimi due anni punto debole dell’artista ligure. Ma da allora non ha sbagliato più un colpo a livello commerciale, anche se a livello di qualità (tolta Il mondo prima di te) le sue ultime produzioni lasciano molto a desiderare. Ho inserito non un pezzo ma TRE pezzi in questo slot perché si tratta di brani che hanno riscosso successo tutti e tre alla stessa maniera: Bye Bye è stata la hit estiva che ha sancito una svolta sexy per Annalisa, Un domani la ballata elettro-pop autunnale consistente in duetto cantante donna-rapper che tanto piace ai giovanissimi. E in tutti e tre i casi l’esperimento ha funzionato: tre singoli che hanno portato l’album Bye Bye al disco d’oro, cosa che non accadeva ad Annalisa dall’anno della sua partecipazione ad Amici di Maria de Filippi (2011), quando l’album post-Amici intitolato Nali viene certificato disco di platino.
7)     THEGIORNALISTI – QUESTA NOSTRA STUPIDA CANZONE D’AMORE/FELICITA’ PUTTANA/NEW YORK

 

Come per Annalisa, gli artisti che nel corso del 2018 si sono distinti per brani dal pari successo verranno catalogati in questa lista con più di un brano. Ed è il caso anche dei Thegiornalisti. Dopo un 2017 all’insegna di grandi successi per sé e per altri e concerti (citando anche il titolo di un brano di Tommaso Paradiso e compagni) sold out, il 2018 si prospetta come l’anno della consacrazione per la band romana. A marzo entra in rotazione in tutte le radio la ballad Questa nostra stupida canzone d’amore. Grazie anche all’ormai iconico videoclip che vede come ospite l’attore Alessandro Borghi, il pezzo scala le classifiche e fa capire che il nuovo progetto Love di cui fa parte nasce già sotto una buona stella. Tre mesi dopo, ecco il tormentone estivo, arrivato a un anno dal grande successo di Riccione, intitolato Felicità puttana: anche qui videoclip con sceneggiatura particolare dal successo assicurato, partecipazione nel video di attrice famosa (stavolta la protagonista è interpretata da Matilda De Angelis) e soprattutto grande successo di vendite e passaggi radio. Non ai livelli di Riccione (anche perché il brano è effettivamente meno radiofonico nonostante la frase “ti mando un vocale di 10 minuti soltanto per dirti” trasformatasi in un meme di Internet). Intanto le date del Love Tour vanno sold out e l’album viene annunciato per settembre, con già due singoli di successo all’attivo: segno che forse il pezzo più forte deve ancora arrivare. Ed è un’altra ballad in puro Paradiso-style: New York. Un brano che riporta i Thegiornalisti in testa alla classifica dei brani più trasmessi dalle radio (cosa successa solamente a Riccione nella carriera del gruppo e non ai due singoli predecessori) ed è ancora oggi, a quasi quattro mesi dall’uscita, nelle Top 10 di passaggi radio e vendite. Un trionfo. E Love arriva al disco di platino, diventando in soli tre mesi l’album più venduto nella carriera della band eguagliando Completamente sold out: e mancano ancora un po’ di singoli per sorpassarlo. Un successo che è la prova del grande lavoro che Carosello Records sta facendo con la band romana, ormai passata dall’indie di inizio carriera all’elettro-pop romantico, che ben presto vedremo probabilmente negli stadi, e la cosa non stupirebbe visti i tempi che corrono.
8)     GHALI – CARA ITALIA

 

Il 2018 è stato anche l’anno della continuazione del fenomeno Trap (molti sanno che io non sono di certo un amante di questo genere, anzi…). Sfera Ebbasta miete numeri su numeri con l’album Rockstar facendo sold out in ogni dove, mentre a piazzare la hit radiofonica trap dell’anno (anche per il fatto che contiene elementi puramente pop) è l’italo-tunisino Ghali. Una lettera d’amore all’Italia nonostante le difficoltà e i pregiudizi nei confronti degli stranieri da parte dell’italiano medio intitolata Cara Italia. Il successo di questo brano era già nell’aria per il fatto che il ritornello è stato usato prima dell’uscita del brano completo come colonna sonora della campagna pubblicitaria della Vodafone. Ma la data ufficiale di uscita arriva (il 26 gennaio 2018) e questo pezzo entra ben presto in testa a tutte le classifiche italiane, sia di vendite che di passaggi radio: per la prima volta un brano trap si piazza nelle prime posizioni (miglior piazzamento: secondo posto) della classifica ufficiale italiana dei brani più trasmessi in radio. Un pezzo che porta Ghali al primo tour nei palasport in carriera e alla firma con una importante major come la Warner e che riscuote un tale successo da diventare non solo tormentone primaverile ma anche estivo.
9)     CARL BRAVE FEAT. FRANCESCA MICHIELIN & FABRI FIBRA – FOTOGRAFIA

 

Correva l’anno 2017. Mi ritrovavo ovunque sulle bacheche dei vari social network condivisioni di video e frasi delle canzoni di tale Carl Brave (insieme a Franco Bertolini, al secolo “Franco126”). E non solo da appassionati di musica indipendente ed emergente, ma anche da gente che in genere ascolta tutt’altro. Mi chiedevo: ma questi da dove sono usciti da riscuotere così tanto successo senza supporto delle radio e delle televisioni? E allora mi documento sulla loro storia: leggo che Polaroid, l’album in questione, viene eletto da Rolling Stone come miglior album dell’anno. Vado ad ascoltarlo per curiosità: non riuscivo ad inquadrare questo duo dal punto di vista dei generi, non riuscivo a capire se fosse pop, indie, trap, rap o una miscela tra vari generi, e ho finito per annoiarmi (poi sono gusti personali soggettivi, magari c’è qualcuno che mi legge ora a cui annoiano artisti che io ascolto più frequentemente!). E intanto questi due ragazzi romani continuano a fare grossi numeri, soprattutto nei concerti sempre sold out, facendo breccia persino nei cuori di un pubblico adolescente. Leggo poi su un sito di notizie sulla musica italiana che è prevista per metà maggio l’uscita di un disco solista per Carl Brave, intitolato Notti Brave, che vede diverse collaborazioni importanti, come quelle con Fabri Fibra e Francesca Michielin. I quali vanno a formare con Brave un trio che promette grandi risultati per questa Fotografia, uscita nello stesso giorno dell’album Notti brave (ad oggi certificato disco di platino). Grandi risultati puntualmente arrivati: nelle radio è praticamente onnipresente, il video (a tema Simpson) è trasmessissimo in tutte le TV, e il pezzo viene certificato doppio disco di platino. E’ attualmente in rotazione radiofonica (e sta anch’esso andando molto bene) Posso, brano in cui Carl duetta con un certo Max Gazzè. Se continua così, Carlo Coraggio (vero nome di questo artista capitolino) potrebbe consacrarsi come uno dei big della canzone italiana degli anni 2020.
10)  ELISA – SE PIOVESSE IL TUO NOME

 

C’è grande attesa per il nuovo album di Elisa previsto per il 2018, il primo sotto distribuzione Universal dopo la separazione con la Sugar di Caterina Caselli che la ha resa un nome di primo piano della scena musicale italiana. Ad aprile esce Will we be strangers, singolo in lingua inglese prodotto da Big Fish che però non riscuote grandissimi risultati. Ma il brano giusto con il quale lanciare il nuovo progetto Diari aperti arriva a settembre: si tratta di una ballad intitolata Se piovesse il tuo nome che sin da subito entra nel novero dei classici della cantautrice friulana. A livello di vendite sta andando benissimo ed è stata per sei settimane (non consecutive) in vetta alla classifica dei brani più trasmessi dalle radio italiane, posizione che occupa attualmente a tre mesi esatti dall’uscita. Senza dubbio insieme ad un altro brano di cui parleremo più tardi in quest’articolo il brano italiano di maggior successo di quest’autunno 2018. Se piovesse il tuo nome vede la firma di un altro artista che nel corso di quest’annata si è tolto diverse soddisfazioni (e c’è anche una versione in duetto tra Elisa e tale cantautore). Vi do un indizio: viene da Latina. E no, non è Tiziano Ferro.
11)  CALCUTTA – PESTO/PARACETAMOLO

 

Si tratta di Edoardo D’Erme, al secolo Calcutta. Per il cantautore latinense il 2018 è stato l’anno della consacrazione definitiva dopo il successo (arrivato soprattutto grazie al web e al supporto di Radio Deejay come per molti esponenti dell’indie italiano degli ultimi anni) dell’album Mainstream. Il tutto grazie a due brani come Pesto e Paracetamolo (soprattutto la seconda per via del verso iniziale sulla tachipirina, ormai un meme) diventati dei piccoli tormentoni che hanno lanciato in grande stile l’ultimo album Evergreen (disco d’oro). Ma il grande successo arriva soprattutto dai live: Calcutta mette in scena in estate due concerti-evento, uno allo Stadio Francioni della sua Latina e l’altro all’Arena di Verona (non un palco da poco) che riscuotono grandi consensi. E questo fa da preludio per un 2019 ancora più ricco di grandi impegni per il cantautore: a febbraio sarà infatti alle prese con il suo primo tour nei palazzetti italiani in carriera.
12)  MANESKIN – TORNA A CASA

 

L’edizione di X-Factor 2017 viene vinta da Lorenzo Licitra, ma i vincitori morali sono loro: i Maneskin. Che già portano a casa degli ottimi risultati (meritatamente, perché stiamo parlando di un gruppo davvero di ottima fattura) con l’EP di debutto Chosen. Ma a settembre arriva il pezzo che li fa conoscere definitivamente al grande pubblico e che anticipa l’uscita dell’album Il ballo della vita (al primo posto nella classifica degli album più venduti nella settimana di debutto, stoppando una certa Elisa anche lei al debutto con il nuovo album al secondo posto): Torna a casa. Una ballad che mescola le sonorità rock della band romana con un sound orchestrale che probabilmente a Sanremo avrebbe fatto un figurone. Ma il suo figurone lo ha già fatto anche senza la vetrina del Festival, quindi bene così. In mezzo a tanta trap e a tanto indie quello dei Maneskin è uno stile che si distingue: a lungo termine, a meno di scelte sbagliate, potrebbe rendere Damiano David e compagni uno dei nomi di punta della musica italiana per il futuro, anche perché sono ancora giovanissimi e possono ancora crescere. Detto questo, chapeau.
13)  CESARE CREMONINI – NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN

 

Tanti sono i big nostrani che quest’anno hanno riempito gli stadi e i palazzetti con grande successo, basti pensare a gente come Jovanotti e i Negramaro ormai esperti in materia. O a Laura Pausini, che pur senza singoli di particolare successo ha comunque portato a casa grandi risultati (come sempre) sia in Italia che all’estero con l’ultimo album Fatti sentire e si è rivelata la prima donna a tenere un concerto al Circo Massimo di Roma. Ma c’è stato anche chi ha fatto subito centro al primo esame stadi in carriera, sia a livello numerico che qualitativo: questo personaggio risponde al nome di Cesare Cremonini. Dopo anni di successi a livello di singoli, album e anche tour anche nei momenti di calo di popolarità, il cantautore bolognese entra definitivamente con il Possibili Scenari Tour 2018 nel tavolo dei grandi big italiani. Un tour di respiro internazionale, con effetti speciali e brani suonati quasi come se si stesse ascoltando un disco dal vivo. E, tra i brani più riusciti, c’è il secondo singolo estratto dall’album, ossia quel piccolo capolavoro intitolato Nessuno vuole essere Robin. Un brano che parla con grande sensibilità delle difficoltà presenti nelle relazioni amorose e gli ostacoli che provocano tali difficoltà. E, probabilmente, uno dei brani più belli dell’intera discografia di Cremonini. E pensare che ai tempi dei Lunapop veniva bistrattato e considerato un teen idol…
14)  J-AX & FEDEZ – ITALIANA



Il 2018 è stato anche l’anno del termine del progetto congiunto tra J-Ax & Fedez, culminato nel concerto-evento (tutto esaurito) di San Siro La Finale. L’ultimo singolo ufficiale di Ax e Fedez come duo è questa Italiana (un brano a dir poco orrendo a mio avviso, poi de gustibus) che completa la triade di successi estivi del duo composta da Vorrei ma non posto e Senza pagare. Il brano parte bene, trainato dallo spot del Cornetto Algida a cui fa da colonna sonora, ma le divergenze tra i due e il termine della collaborazione pesano sul cammino nel corso dell’estate del brano, che è sì andato bene, ma non ai livelli dei due tormentoni succitati. Poi, il ritorno alle proprie carriere soliste: entrambi hanno pubblicato nel corso dell’autunno un brano dedicato al proprio figlio, per J-Ax (che intanto festeggia i suoi primi 25 anni di carriera riunendosi con Dj Jad per un set di 25 minuti dedicato agli Articolo 31) Tutto tua madre, mentre per Fedez (che a settembre sposa Chiara Ferragni in un matrimonio al centro di tutte le rubriche di gossip del periodo) Prima di ogni cosa. Che anticipa il nuovo album di Fedez, in uscita il 25 gennaio, su cui la Sony sembra puntare fortissimo.
15)  FABIO ROVAZZI FEAT. EMMA, AL BANO & NEK – FACCIO QUELLO CHE VOGLIO


 

Lo scorso anno avevo fatto un’aspra critica a Fabio Rovazzi. Sì, effettivamente i pezzi non sono qualitativamente dei capolavori (e Faccio quello che voglio non ne è esente) e sono palesemente fatti per vendere e incentrati sui relativi videoclip, aspetto su cui invece Rovazzi eccelle, essendo maggiormente votato (anche per sua stessa ammissione) nella parte di video-maker e di attore. E, nonostante la separazione da Fedez che lo ha lanciato, porta a casa un altro successo dei suoi: tanti sono i grossi nomi presenti nel video, da Gianni Morandi (che con lui aveva duettato in Volare, tormentone della scorsa estate) a Eros Ramazzotti fino ad arrivare a Diletta Leotta. Senza contare che nel brano collaborano tre grandi nomi di diverse generazioni della musica italiana: Emma Marrone (platino per il suo ultimo album Essere qui), Nek e Al Bano. Un 2018 che mostra Rovazzi (con grande successo) anche nel ruolo di spalla di Pippo Baudo nelle due serate di Sanremo Giovani, e dico la verità: preferisco il Rovazzi personaggio televisivo piuttosto al Rovazzi cantante.
16)  LUCA CARBONI – UNA GRANDE FESTA

 
Chiudiamo questa lista con un brano che ha costruito il suo successo sui passaggi radio, con le emittenti italiane che lo hanno supportato sin da subito: si tratta di Una grande festa di Luca Carboni. Un brano che, fosse uscito negli anni ’90-inizio 2000 avrebbe probabilmente vinto un’edizione del Festivalbar. Il videoclip vede il tema delle quattro modelle che accompagnano Carboni in playback fingendo di suonare vari strumenti musicali che aveva fatto le fortune del videoclip di Luca lo stesso, ma stavolta in un’ambientazione spaziale, fedelmente al tema dell’ultimo album di inediti Sputnik. Un disco che delude le aspettative a livello commerciale ma dal quale Carboni ha già estratto due hit: questa e il singolo autunnale Io non voglio, firmato Calcutta. Passano gli anni, i numeri non sono gli stessi degli anni ’80 e ’90, ma Luca Carboni è uno di quei cantautori che qualsiasi album faccia un successo te lo tira sempre fuori, dimostrando di essere sempre sulla cresta dell’onda.

Conclusioni: premetto che per me è stato difficilissimo selezionare i 16 brani della lista, perché a livello di successi come detto nell’introduzione il 2018 è stato un anno molto prolifico a livello di successi per la musica italiana. Ci sono pezzi che avrei inserito volentieri, brani che apprezzo moltissimo ma che magari non sono arrivati ai livelli di popolarità dei sedici pezzi citati, e successi che detto sinceramente non ho voluto inserire perché da me reputati talmente brutti (non cito quali) da non essere considerati meritevoli dei risultati raggiunti. Detto questo, speriamo in un 2019 altrettanto ricco di grandi canzoni e grandi successi, italiani e internazionali, che possano negli anni a venire entrare nel mondo della Nostalgia. Non vi faccio gli auguri di buon 2019 qui perché il prossimo articolo che uscirà su questo blog parlerà del 2018 di Operazione Nostalgia Musicale! Rimanete aggiornati…

Giuseppe Consoli

sabato 30 giugno 2018

LE RECENSIONI DI OPERAZIONE NOSTALGIA MUSICALE - Festivalbar 1998 (Compilation Rossa)


 
La copertina della Compilation Rossa del Festivalbar 1998.
 
Questa recensione era annunciata da gennaio, ma la preparazione della nostra trasmissione e dello School Tour ne hanno rimandato la pubblicazione. E così ci siamo ritrovati a pubblicarla proprio alla vigilia dell’inizio della terza edizione del nostro Summer Song Contest. Di cosa stiamo parlando? Della nostra recensione sulla Compilation Rossa del Festivalbar 1998! Ho già avuto modo recentemente di parlare dei successi dell’estate 1998 in un altro articolo pubblicato per un altro portale, ossia La Ragnatela News (qui l’articolo: http://www.laragnatelanews.it/intrattenimento/38678/38678.html). Ma se in quel caso si è trattato di un recap generale dei brani di successo di quell’estate, stavolta analizzerò il contenuto della Compilation Rossa dell’edizione 1998 del Festivalbar brano per brano. E lo stesso farò poi con la Compilation Blu.

CD1
VASCO ROSSI – IO NO: La compilation non poteva che aprirsi con il brano vincitore di quell’edizione del Festivalbar (oltre che una delle due sigle ufficiali). Vasco tornava a calcare il palco di casa Salvetti dopo undici anni di assenza e a quindici anni dalla sua prima vittoria con Bollicine. Vi è entrato da favorito e ne è uscito da trionfatore assoluto: oltre ad aver vinto nella sezione singoli con questo brano e con un altro grande successo vaschiano di quell’estate (L’una per te) il Komandante si è aggiudicato anche un premio per il successo dell’album di appartenenza Canzoni per me. Aggiungiamo a tutto ciò anche i 220.000 spettatori dello storico concerto di Imola del 20 Giugno 1998 che ha definitivamente consacrato Vasco nella leggenda…cosa chiedere di più? Quanto al brano, si tratta di un pezzo romantico che parte lento nelle strofe per poi assumere un’atmosfera rabbiosa dal primo ritornello in poi, in puro stile Vasco. Ed è a mio parere uno dei migliori brani della discografia del rocker di Zocca della fase anni ’90.
Voto: 9

SIMPLE MINDS – WAR BABIES: Si prosegue con una canzone che tratta uno scottante tema sociale, quello dei bambini-soldato, e i Simple Minds lo fanno con una ballad dalle atmosfere elettro-rock molto in voga nella seconda metà degli anni ’90. Non ha avuto il successo che meritava ma ne consiglio assolutamente l’ascolto. Sottovalutata. Non poteva esserci inizio di compilation migliore.
Voto: 9

ALL SAINTS – NEVER EVER: Una sola parola per descrivere questo pezzo: NOIA. Cinque minuti di noia assoluta. Ogni volta che parte questo pezzo lo salto per arrivare al brano successivo. Per fortuna le tre ragazze britanniche si faranno perdonare due anni dopo con la più orecchiabile e godibile Pure Shores, che molti ricorderanno grazie agli spot della De Longhi dei primi anni 2000.
Voto: 4

ANGELO BRANDUARDI – IL GIOCATORE DI BILIARDO: Gli anni ’90 sono stati per Angelo Branduardi il suo periodo “pop”, ma si tratta di un pop di qualità indiscutibile, mescolato con le influenze classiche del violinista milanese. E Il giocatore di biliardo ne è uno dei migliori esempi. Il testo narra la storia di un giocatore di biliardo con lo sport che pratica come metafora di una vita e delle sue illusioni. Uno dei più bei brani (e giustamente tra i più apprezzati dagli spettatori di quel Festivalbar) dell’intera estate 1998.
Voto: 9,5

CORNERSHOP – BRIMFUL OF ASHA (FATBOY SLIM REMIX): I Cornershop sono un gruppo indie rock britannico (precisamente di Leicester). Nel 1997 pubblicarono questo pezzo, avente come tema l’industria cinematografica indiana (Asha è la cantante e attrice indiana Asha Bhosle), ma la svolta arriva l’anno successivo: Fatboy Slim, pezzo grosso della musica elettronica internazionale, remixa il brano e lo trasforma in una hit che scala le classifiche di tutto il mondo, Italia compresa. E in Italia fu il primo brano a fare da colonna sonora alla neonata Wind. Il pezzo originale è davvero carino ed orecchiabile, ma il remix di Fatboy Slim è un autentico capolavoro.
Voto: 8,5 al brano originale, 9,5 al remix

PROZAC+ - COLLA: Nella primavera del 1998 Eva Poles e compagni erano esplosi grazie al successo di Acida, tormentone di quella stagione che regalò alla punk band friulana un disco di platino per l’album di appartenenza Acido Acida, risultato da allora mai più raggiunto dal gruppo. Nonostante le radio continuassero a trasmettere Acida anche durante l’estate, il singolo estivo effettivo dell’album era Colla, pezzo che parla della volontà di riaggiustare tutti gli errori commessi nel passato attraverso l’uso di una colla. Il pezzo è molto buono, ma secondo me nettamente inferiore ad Acida.
Voto: 7

BACKSTREET BOYS – ALL I HAVE TO GIVE: In realtà il singolo estivo per il mercato italiano della boy band per antonomasia di quel periodo musicale fu Non puoi lasciarmi così, versione italiana del brano del 1995 Quit Playing Games With My Heart, ma nella Compilation Rossa venne inserito il singolo primaverile tratto dal fortunatissimo Backstreet’s Back, ossia questa All I Have to Give. A mio avviso un brano senza infamia né lode: nel suddetto album c’era molto di meglio.
Voto: 6

USTMAMO’ – COSA CONTA: Ai tempi la critica li elogiava, ma personalmente a me non sono mai piaciuti. Neanche questo brano che anche grazie al Festivalbar è considerato il loro maggior successo. Secondo momento “pisolino” della compilation dopo le All Saints, anche se preferisco questa Cosa conta a Never ever.
Voto: 4,5

LIGHTHOUSE FAMILY – HIGH: Adoravo questo pezzo da bambino e lo adoro tuttora. Una ballata romantica che vuole comunicarci che grazie alla forza dell’amore possiamo superare tutti gli ostacoli. Successo meritato a livello mondiale per questo duo britannico che attraversa anche l’Italia, e nel nostro Paese lo spot della Sanson a cui ha fatto da colonna sonora ha contribuito alle sue fortune in misura ancora maggiore. Tanti, tanti ricordi.
Voto: 9,5

EAGLE EYE CHERRY – SAVE TONIGHT: Questo pezzo ha in comune due cose con High dei Lighthouse Family. Il fatto che in Italia deve il suo successo anche a uno spot pubblicitario (in questo caso della Chrysler) e il fatto che anch’esso è secondo la mia opinione uno dei migliori brani internazionali dell’estate ’98. Sarà il primo di tanti successi qui nel nostro Paese per il fratello di Neneh Cherry. Si parla di una coppia che vuole godersi l’ultima notte insieme prima della partenza di un lui che agonizza perché già sente la mancanza della sua lei.
Voto: 9,5

LITFIBA – SPARAMI: Croce e Delizia, doppio CD celebrativo del fortunato Mondi Sommersi Tour 1997, non conteneva inediti, e allora si è deciso di lanciare come singolo di promozione del live un brano mai estratto da Mondi Sommersi, ossia questa Sparami. Il pezzo ha una struttura particolare: le strofe e il finale sono molto da ballad “blues” (con un assolo di Ghigo Renzulli da applausi a scena aperta), mentre nei ritornelli si passa a una struttura più rock, più Litfiba-style. Sparami è un brano contro le disuguaglianze che caratterizzano il sistema capitalista, ed è anche per questo motivo che non ha riscosso il successo che meritava a livello radiofonico (anche se è diventata negli anni un brano immancabile nelle scalette dei concerti dei Litfiba e di Pelù solista). Ed è un peccato, perché si tratta di uno degli episodi migliori di Mondi Sommersi. Dimenticavamo: un saluto al nostro amico Franco Caforio, nostro ospite nella dodicesima puntata della nostra trasmissione, batterista dei Litfiba di quel periodo.
Voto: 9,5

LENNY KRAVITZ – IF YOU CAN’T SAY NO: Primo singolo estratto dal fortunato album 5, questo pezzo è ricordato anche per la presenza nel videoclip ufficiale dell’attrice Milla Jovovich. Non è però, a mio parere, uno dei pezzi migliori della discografia di Kravitz nonostante la popolarità, soprattutto se pensiamo che nello stesso disco ci sono delle vere e proprie bombe come I belong to you, Fly away e American Woman.
Voto: 6,5

ELISA – MR. WANT: Elisa è senza dubbio l’artista italiana rivelazione della stagione musicale 1997-98. Il suo album di debutto Pipes & Flowers è una vera perla e ha riscosso un grandissimo successo (ad oggi conta più di 300.000 copie vendute) anche grazie a brani ancora oggi popolari come Labyrinth. Come singolo estivo venne scelto Mr. Want, brano molto simile alla già citata Labyrinth e anche per questo motivo non ne ripeté lo stesso successo. Tanto che la cantautrice friulana era solita proporre durante le tappe del Festivalbar i singoli precedenti ad esso (Labyrinth e A feast for me). Peccato, perché il pezzo non è male, seppur inferiore ad altri brani “compagni di disco”.
Voto: 7-

LOS UMBRELLOS – NO TENGO DINERO: Come in ogni compilation del Festivalbar che si rispetti, non può mancare la “quota trash” di successo: i danesi Los Umbrellos sbancarono le classifiche con questo pezzo che definire brutto è fare un complimento. Scoprirete nell’analisi del CD2 che c’è stato in quell’estate un brano ancora peggiore di questo, ma non basta.
Voto: 2

GIANLUCA GRIGNANI – MI PIACEREBBE SAPERE: Il Grigna prosegue sulla strada cantautorale che aveva caratterizzato il suo album del 1996 La fabbrica di plastica con un altro disco-capolavoro, ossia Campi di popcorn, contenente alcuni dei brani più amati dai fan dell’artista milanese, tra cui Baby Revolution, The Joker e il singolo di lancio Mi piacerebbe sapere. Trovo i due album citati i migliori della discografia di Grignani, con una veste rock che gli calza alla perfezione, quindi…come non amare questo pezzo?
Voto: 8,5

JANET JACKSON – I GET LONELY: Chiude il primo CD della Compilation Rossa del Festivalbar 1998 la versione remix di questo bellissimo brano di Janet Jackson, facente parte di The Velvet Rope, considerato dagli addetti ai lavori l’album-simbolo della Jackson (in Italia vendette più di 150.000 copie e venne certificato disco di platino). Il remix presente nella Compilation ne abbassa di tantissimo la valutazione: un vero peccato, si poteva chiudere il disco in bellezza con un brano rilassante in stile jazz (cosa che poi venne recuperata nella Compilation Rossa di quattro anni dopo con Norah Jones). Voto: 7 al brano, 5 al remix


CD2
BIAGIO ANTONACCI – MI FAI STARE BENE: Apre il CD2 della Compilation Rossa del Festivalbar ’98 il brano che dà il titolo ad un album che ha lanciato Biagio Antonacci nell’Olimpo della musica italiana. Fu il primo di tanti successi tratti da questo album (Quanto tempo e ancora e Iris ne superarono addirittura la popolarità) che vedeva un Biagio nel mezzo tra il pop-rock dei suoi primi anni ’90 e una svolta pop che lo avrebbe caratterizzato negli anni a venire. Questo brano, uno dei migliori mai scritti in carriera da Antonacci, fu il giusto singolo per lanciare un progetto su cui il cantautore di Rozzano puntava (giustamente) molto e che gli ha dato la consacrazione definitiva al grande pubblico.
Voto: 8,5

SPICE GIRLS – STOP (MORALES REMIX): Già le Spice Girls musicalmente non mi sono mai piaciute (tranne alcuni episodi solisti di alcuni ex membri), figuriamoci in un remix di un loro pezzo. Avanti al prossimo brano.
Voto: 4,5
THE VERVE – SONNET: Reduci dal successo di quel capolavoro che è Bittersweet symphony (brano che ha vinto l’edizione 2017 della nostra Coppa Operazione Nostalgia Musicale), Richard Ashcroft e compagni estraggono come singolo per l’estate 1998 dal loro album Urban Hymns questa ballad di ottima fattura. Non ai livelli di Bittersweet symphony ma comunque un gran bel pezzo. Meritava fortuna maggiore.
Voto: 8

ANTONELLA RUGGIERO – VACANZE ROMANE (Versione 1998): La Ruggiero veniva da un Festival di Sanremo da incorniciare: un secondo posto al sapore di vittoria, se consideriamo che la vincitrice di quell’anno Annalisa Minetti è stata promossa nei Big solo dopo aver vinto la sezione Nuove Proposte, con un brano (Amore lontanissimo) che si rivelò il brano di maggior successo di un Festival povero di grandi hits. Amore lontanissimo era l’unico inedito di una raccolta, dal titolo Registrazioni moderne, in cui la cantante genovese riarrangiò alcuni dei suoi successi del periodo alla voce dei Matia Bazar in collaborazione con diversi artisti e gruppi, alcuni dei quali emergenti (tra questi i Subsonica). Per l’estate venne lanciata come singolo la stupenda versione 1998 di Vacanze romane, riarrangiata in chiave tango (e quest’arrangiamento le calza alla perfezione).
Voto: 8,5

BABYBIRD – YOU’RE GORGEOUS: Altra superhit internazionale dell’estate 1998 che evoca in me tanti ricordi d’infanzia. In Italia famosa anche grazie ad uno spot dell’acqua Ferrarelle di quell’anno, si tratta di un brano britpop romantico dalle sonorità che ammiccano molto agli anni ’60. Pezzo molto nostalgico.
Voto: 9

SMASH MOUTH – WALKIN’ON THE SUN: E’ arrivato il momento di un altro classico internazionale dell’estate 1998, ossia il brano di maggior successo dei californiani Smash Mouth insieme alla cover di I’m a believer che fece tre anni dopo da colonna sonora al film Shrek. Si tratta di un brano dalle sonorità molto estive che parla ironicamente del movimento hippie e della sua “commercializzazione” che fondamentalmente andava contro i principi del movimento, ossia “peace and love”. Come fare un tormentone estivo di qualità basandosi (attraverso lo strumento dell’ironia) su argomenti costruttivi.
Voto: 9,5

BOYZONE – ALL THAT I NEED: I Take That prima e i Backstreet Boys poi hanno dato il là al fenomeno internazionale delle boyband che ha caratterizzato il periodo che va dalla metà degli anni ’90 a quella degli anni 2000. Tra queste abbiamo i Boyzone, che a differenza dei TT e dei BSB non mi sono mai piaciuti (Ronan Keating, il loro membro più popolare, lo preferisco nettamente da solista). Sarà che i loro brani mi annoiavano un po’…Questo brano non mi fa né caldo né freddo. Momento “skip”.
Voto: 5

SOERBA – I AM HAPPY: Torniamo sul filone “tormentoni di qualità basati sull’ironia” ma stavolta andiamo in Italia con i Soerba. La loro I am happy è una parodia della cultura popolare in tutte le sue sfaccettature che ebbe un grandissimo successo soprattutto nei canali TV musicali, dove il relativo videoclip è risultato tra i più trasmessi di quell’estate. Sembrava l’inizio di un grande futuro per i Soerba, che in inverno vinsero nella sezione Giovani della Festa del Disco (festival di fine anno condotto da Pippo Baudo) e l’anno dopo parteciparono al Festival di Sanremo. E’ davvero un peccato che abbiano perso la popolarità di cui godevano in quel periodo.
Voto: 9

ACE OF BASE – LIFE IS A FLOWER: Nell’estate 1993 gli Ace of Base scalarono le classifiche di tutto il mondo grazie all’intramontabile All that she wants. Cinque anni dopo mettono a segno un altro successo estivo, anche se meno popolare rispetto al brano succitato, ossia questa Life is a flower, in Italia anche colonna sonora dello spot di uno dei prodotti della Lines. Preferisco All that she wants, ma anche questo brano si lascia ascoltare molto volentieri.
Voto: 8,5

MICHELE ZARRILLO – UNA ROSA BLU: La stagione musicale 1997-98 regalò grandissime soddisfazioni a Michele Zarrillo: la sua raccolta L’amore vuole amore vendette 600.000 copie e i due inediti tratti dalla raccolta, ossia il brano omonimo e Ragazza d’argento, ebbero un ottimo airplay radiofonico. E grazie a questa raccolta imparai a conoscere i maggiori successi del cantautore romano (ancora ricordo che a quattro anni una volta una mia amica che abitava vicino casa mia quando entrò mi sorprese a cantare Il sopravvento!). Ma il meglio doveva ancora arrivare: per l’estate venne estratta la stupenda versione riarrangiata di Una rosa blu (uno dei tre successi del repertorio di Zarrillo riarrangiati presenti nella raccolta insieme a Su quel pianeta libero e La notte dei pensieri), che superò in popolarità i due inediti succitati. Cosa dire? Capolavoro era e capolavoro è rimasto anche in questa versione.
Voto: 9,5

AQUA – MY OH MY: Dopo una serie di capolavori, ecco il primo dei due brani trash di questo CD2, ossia questa My oh my dei danesi Aqua (dopo i Los Umbrellos, la Danimarca non ha dato all’estate 1998 grandi soddisfazioni…). Orrenda. Anche se meglio di quella Barbie girl che ci hanno proposto in tutte le salse durante l’inverno 1997.
Voto: 2

MAX GAZZE’ E NICCOLO’ FABI – VENTO D’ESTATE: Questo brano fece un figurone al Festivalbar, ma vinse un’altra nota manifestazione estiva, ossia il Disco per l’estate. Un bellissimo duetto tra due grandi amici provenienti dalla scena cantautorale romana del periodo che ha avuto il merito di consacrare Niccolò Fabi al grande pubblico dopo il successo l’anno precedente dei suoi brani Capelli e Dica e anche quello di far conoscere al grande pubblico Max Gazzè: per quest’ultimo è il primo di tanti classici, anche se in primavera il singolo predecessore Favola di Adamo ed Eva era andato molto bene, ma questo è stato il pezzo del grande lancio per lui. Senza tempo: sentire questo pezzo fa pensare all’estate anche in inverno.
Voto: 9,5

NATALIA ESTRADA – CHIQUITA BON BON: Abbiamo criticato nel corso di questa recensione brani come My oh my o No tengo dinero. Ma il pezzo più brutto di tutta la compilation doveva ancora arrivare. E’ Chiquita bon bon, pezzo di Natalia Estrada che meriterebbe un posto d’onore nella Hall of Shame della storia del Festivalbar. No comment.
Voto: 1

ROBBIE WILLIAMS – LET ME ENTERTAIN YOU: Nonostante si tratti di un artista di genere pop, Robbie Williams è sempre stato un amante del rock e lo si sente in questo brano che ha delle forti influenze rock. E personalmente parlando uno dei miei brani preferiti della carriera musicale di Robbie. Fu l’ultimo singolo estratto dal fortunato album di debutto da solista dell’artista britannico Life thru a Lens. Nel testo si parla di un triangolo amoroso omosessuale. Iconico il videoclip di cui consiglio la visione.
Voto: 9

PROPELLERHEADS FEAT. SHIRLEY BASSEY – HISTORY REPEATING: I Propellerheads erano una band inglese che mescolava l’elettropop con elementi tipici della musica classica e del jazz anni ’50-’60. Questa History Repeating, interpretata in collaborazione con una leggenda del soul internazionale quale Shirley Bassey, rispetta il secondo caso ed è un pezzo che riporta indietro l’ascoltatore in quelle atmosfere retrò. Scalò le classifiche di tutta Europa, Italia compresa, e anch’esso come tanti brani di questo doppio CD fece da colonna sonora a uno spot (in questo caso quello di Saila Menta).
Voto: 8

NERI PER CASO – SOGNO: Chiudono questa compilation i Neri per Caso con questa Sogno, estratta dal loro album omonimo pubblicato nell’autunno del 1997 e che non ebbe il successo di vendite dei predecessori. Un brano molto simile ad alcuni loro successi degli anni precedenti come Le ragazze e Sentimento pentimento, seppur (a parer mio) inferiore. Senza infamia e senza lode.
Voto: 6
OPINIONE FINALE SULLA COMPILATION: I due CD, secondo il mio gusto personale, si equivalgono: mischiano entrambi nella stessa maniera e nella stessa quantità brani che adoro e brani che non sopporto, in entrambi i CD c’è un gran numero di successi italiani ed internazionali senza tempo e si lasciano ascoltare volentieri. Difficile definire qual è il brano migliore perché non c’è un pezzo che preferisco su tutti tra i 32 che fanno parte di questa doppia compilation (notare la sfilza di 9 e 9,5 presenti in questa recensione). E’ più facile definire secondo me i brani peggiori, ma sia per quanto riguarda i brani valutati positivamente sia per quelli valutati negativamente il gusto è personale. Consiglio fortemente l’ascolto di questa compilation a coloro che sono curiosi di ascoltare hits estive del passato e hits del passato in generale.
VOTO FINALE: 7+