martedì 31 dicembre 2019

Il 2019 di Operazione Nostalgia Musicale mese per mese

Si prospettava un 2019 ricco di grandi sorprese e grandi avvenimenti per Operazione Nostalgia Musicale, e le aspettative sono state mantenute. Il 2019 è stato l'anno che ha certificato ancor di più la crescita di un progetto come Operazione Nostalgia Musicale a livello di consensi social, programma radio ma soprattutto a livello di attività relative allo School Tour, che si supera ancora una volta migliorando i già ottimi dati di presenze del 2018. Intendiamoci: ci sono stati anche avvenimenti negativi, ma come sempre la musica ha il potere di far rialzare dalle cadute riscattandosi con nuovi successi. Analizziamo l'anno di ONM mese per mese!

GENNAIO: Il 1° Gennaio subito si parte in grande stile con l'annuncio della seconda tappa toscana dello School Tour nella storia del progetto: il 12 Gennaio si va al Liceo Il Pontormo di Empoli per la Settimana dello Studente. C'era grande tensione per la paura di un possibile flop di iscritti causa concorrenza di altri corsi richiestissimi e soprattutto per la contemporanea presenza di un concerto di musica dal vivo. E invece, all'arrivo in aula mi ritrovo già 7 persone per poi superare le 40 presenze in aula nella prima ora, dimezzate a 24 nella seconda dopo l'uscita anticipata di alcune classi. Ma, 43 o 24, che calore mi hanno trasmesso i ragazzi del Pontormo! Ancora più bello è stato leggere dei messaggi di ringraziamento e di elogio al corso stupendi durante il viaggio di ritorno a casa, con proposte di corsi anche da Roma, Pistoia e Palermo nello stesso pomeriggio! Sarà bellissimo ritornare al Pontormo il 10 Gennaio 2020 per la serie di corsi che mi aspetterà tra poco più di una settimana (gli altri due sono al Guglielmotti di Civitavecchia e al Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli rispettivamente il 7 e 9 Gennaio). Nel mentre, viene annunciata ufficialmente la data d'inizio della terza stagione radio di Operazione Nostalgia Musicale: il 14 Febbraio 2019.

FEBBRAIO: Dopo la fine dei preliminari della Coppa Operazione Nostalgia Musicale e dopo il sorteggio della fase a gironi, va in scena la terza edizione del Sanremo Song Contest, questa volta in collaborazione con il mio grande amico Antonio Damiano, admin di Sanremohistory. E lo vince, trenta esatti anni dopo la sua pubblicazione, Almeno tu nell'universo di Mia Martini sconfiggendo in finale Cambiare di Alex Baroni. Nella stessa settimana, continua lo School Tour con una tappa ormai considerabile tra le "tappe storiche" di ONM: quella del Liceo Joyce di Ariccia (sede succursale di via di Vallericcia) del 7 e 8 Febbraio. Se il 2018 è stato un successo, la tappa ad Ariccia del 2019 è stata quella della "consacrazione" all'interno dell'istituto: è stato il corso con più iscritti il turno con meno iscritti ha fatto 38 persone e nel turno finale si è toccato il record di iscritti per un singolo turno, ben 62! Con entusiasmo alle stelle da parte della stragrande maggioranza degli studenti partecipanti, con cui è nata anche una grande amicizia che va oltre il corso. Ma l'avventura di Operazione Nostalgia Musicale al Joyce non finisce qua: la settimana dopo è previsto in Auditorium l'evento Musica e lingue - La musica unisce i popoli, che a differenza del corso della settimana prima si rivela un flop. Ma questo non rovina di certo quell'indimenticabile "settimana del Joyce". Il 14 Febbraio inizia la nuova stagione radio di Operazione Nostalgia Musicale, che vede il ritorno in regia per le prime puntate di Leonardo Di Silvio nonché la prima sotto la supervisione di Telecountrynews e sotto la regia video di Leonardo Palone e Federico Caracci: subito si parte forte con Seba Barbagallo, protagonista dell'estate 2006 con Domenica d'estate e produttore per artisti come Mario Venuti (il suo successo del 2017 Caduto dalle stelle vede la sua produzione), seguito la settimana dopo da Lisa Panetta, vincitrice della prima edizione di Ora o mai più. E nel mentre continua anche lo School Tour: il 22 e 23 Febbraio si debutta al Liceo Vailati di Genzano, mettendo a segno un altro "sold out". Avevo a disposizione una classe da massimo 35 persone, e in alcuni turni si è riusciti a portarne in classe 36. La partecipazione degli studenti del Vailati è stata silenziosa ma molto attenta e interessata, ed è stato bellissimo vedere tanti ragazzi avvicinarsi a me per farmi i complimenti per il corso e per come è stato gestito, per poi ricevere complimenti anche dai rappresentanti d'istituto. Bella è stata poi la visita a sorpresa del mio (allora) futuro socio radiofonico di Talkedì Francesco Segneri. Intanto, tutto sembra propendere per un Vailati bis nel corso del 2020...

MARZO: Marzo inizia con il grande ritorno di Omar Pedrini ad ONM dopo l'intervista incompleta di maggio 2018, questa volta con Veronica Antonini nel ruolo di co-conduttrice (Veronica è stata un'ex allieva del Guglielmotti… passerà a trovarci il 7 Gennaio come ex alunna?). Segue il 4, 5 e 6 Marzo 2019 un altro corso dello School Tour di grande successo, l'immancabile tappa del Liceo Landi di Velletri, dove tutto è cominciato: il Landi tris ha superato i risultati degli anni precedenti, e non era per niente facile. In alcuni turni sono stati superati i 50 iscritti. Anche qui grande partecipazione e grande entusiasmo da parte degli studenti landini che hanno dimostrato ancora una volta che quando un progetto merita di essere sostenuto non si fanno problemi a sostenerlo. Anche il Landi va verso la conferma per il 2020. Continua intanto la nostra trasmissione radio, con una puntata speciale dedicata alla Festa della Donna in un esperimento già di grande successo nell'edizione 2018, e le successive ospitate di Alessandra "Nikla" Barca (una delle rivelazioni dell'estate 2002 con Il mio cuore protesta), Pietruccio Montalbetti (leader dei Dik Dik) e l'attore Matteo Leoni, noto per aver interpretato il ruolo di Tinelli in Quelli dell'Intervallo su Disney Channel (con un suo compagno di cast, Edoardo Baietti, mio amico e concittadino, nel ruolo di coconduttore). Marzo vede anche il debutto a ONM di Gabriel Lazar come addetto alla regia radio della trasmissione.

APRILE: Continua la terza stagione radio di Operazione Nostalgia Musicale e vede tra gli ospiti l'ex batterista di Rino Gaetano e Banco del Mutuo Soccorso Mario Achilli, uno dei "re" dell'italo dance anni '80 George Aaron, il produttore, autore e direttore d'orchestra per diversi artisti italiani di successo e diverse grandi hits italiane Adriano Pennino, Peter Feuda (uno dei sosia ufficiali italiani di Elvis Presley) e lo youtuber romano da 300.000 iscritti Simone "Sickwolf" Filippone, noto non solo per occuparsi di calcio nei suoi video (e soprattutto della sua squadra del cuore, la Roma) ma anche di altri argomenti tra cui anche la musica. Si sono susseguiti inoltre come coconduttori delle varie puntate nel corso del mese Francesco Segneri (poco prima di un incontro da cui è nata l'idea del nuovo programma "Talkedì" ideato e condotto insieme) e Giampaolo Saragoni, attore e comico veliterno che sta portando per i locali della provincia di Roma e Latina il gioco a quiz "Il Cervellone" (accompagnato come sempre da Davide Brugnoli). Torna poi a fine aprile (il 26 e 27) lo School Tour dopo quasi due mesi di pausa, stavolta al Liceo Marconi di Colleferro. Non ci sono stati i numeroni delle tappe precedenti, ma la bellezza di questa tappa sta nel "pochi ma buoni": tanta tanta partecipazione da parte degli studenti presenti (16 a turno il primo giorno e 6 a turno il secondo giorno) e persino dei professori, che dopo ogni turno si sono complimentati con me per la scelta dei brani cantati e ascoltati.

MAGGIO: Il programma radio entra nella fase clou. Ospiti delle varie puntate il cantautore della provincia di Latina Emanuele Colandrea, vincitore di Musicultura nel 2016, l'attore e comico veliterno Shany Martin, il leader della electrorock band romana degli Exciter's (progetto che nasce come tribute band dei Depeche Mode ma che ha creato anche un percorso "proprio" con inediti di ottima fattura, sfruttando entrambi i progetti durante i live) "Vince" Cripezzi, Vito Caporale (membro storico dei Baraonna), l'ex voce degli Zeropositivo Luca Solbiati, il batterista e fondatore del progetto benefico Rezophonic (che ha visto coinvolti diversi volti noti del mondo della musica, dello spettacolo in generale e dello sport) nonché di Rock TV Mario Riso e il chitarrista Max Cottafavi, in collegamento telefonico proprio durante le prove del tour 2019 negli stadi di Ligabue, di cui è uno dei chitarristi storici (ha collaborato tra gli altri in carriera anche con Gianni Morandi, Irene Grandi e Francesco Renga).

GIUGNO: La stagione 2018-19 di Operazione Nostalgia Musicale volge al termine e lo fa nel modo migliore che possa esserci. Prima con l'ultima tappa dello School Tour al Liceo Mancinelli e Falconi di Velletri in uno scenario finale perfetto per via della combo ex liceo-decennale del primo anno di liceo-corso di fine stagione. Un successo annunciato: più di 40 iscritti a ogni singolo turno per la media iscritti più alta di sempre per una singola tappa dello School Tour e soprattutto classi calorose in 5 turni su 5, regalandomi un gran finale e una celebrazione del "decennale" del mio primo anno di liceo assolutamente da ricordare da qui al resto della mia vita. Il giorno dopo la fine dello School Tour va in onda l'ultima puntata della stagione 2019 di Operazione Nostalgia Musicale, con ospite dell'ultimo minuto Gianluigi "Cabo" Cavallo, voce dei Litfiba nel periodo che va tra il 2000 e il 2006 (con un concerto allo stadio comunale di Velletri, città-sede di Operazione Nostalgia Musicale, nel 2002). Viene, come ogni anno a fine stagione, annunciato il brano vincitore della Coppa Operazione Nostalgia Musicale: è Come nelle favole di Vasco Rossi, che sconfigge Ti fa stare bene di Caparezza in una finale tra successi italiani del 2017 ricca di grandi emozioni (decisivo è stato il coro collettivo su "Come nelle favole" al Mancinelli durante il primo turno del 5 Giugno, con 40 persone su 40 a votare per Vasco). Termina anche la gara delle "Top 5" svoltasi sul nostro canale Instagram che viene vinta dai Queen con I want to break free, che sconfiggerà proprio Come nelle favole nella Supercoppa Operazione Nostalgia Musicale 2019.

LUGLIO/AGOSTO/SETTEMBRE: L'estate di Operazione Nostalgia Musicale è interamente incentrata sulla quarta edizione del Summer Song Contest, di cui poi ad agosto è stata pubblicata la playlist ufficiale sul canale Spotify di ONM. Vincono i Coldplay con Viva la vida sconfiggendo Caparezza con Vengo dalla luna: è il secondo brano degli anni 2000 nonché il secondo brano straniero a vincere la competizione. Per la prima volta, in stile Festivalbar, vengono assegnati anche dei premi speciali: il Premio Facebook (per il brano ad aver ottenuto più punti sulla pagina Facebook) a Neffa con Lontano dal tuo sole, il Premio Instagram (brano ad aver ottenuto più punti sulla pagina Instagram) ad Eros Ramazzotti con Più bella cosa e il Premio School Tour (brano del Summer Song Contest più votato tra i ragazzi dello School Tour) a Mika con Relax (take it easy).

OTTOBRE: Dopo tante peripezie e tanti tentativi, viene rifiutata la proposta di una grande conferenza di inizio stagione di Operazione Nostalgia Musicale nella palestra del Liceo Mancinelli di Velletri prevista per il 7 Ottobre 2019 che avrebbe coinvolto non solo gli studenti della scuola ma anche diversi allievi esterni provenienti dalle altre scuole che hanno abbracciato il progetto Operazione Nostalgia Musicale. Ma otto giorni dopo vengo scelto in rappresentanza della musica per la conferenza "L'arte a Velletri": i video destinati alla conferenza di inizio anno vengono utilizzati per L'arte a Velletri con tanti elogi per il progetto Operazione Nostalgia Musicale. Comincia intanto una nuova stagione di Coppa Operazione Nostalgia Musicale: il tema di quest'anno è il Festival di Sanremo, visto che la prossima edizione sarà quella del 70° anniversario. A inizio ottobre esce inoltre il video ufficiale del corso del Mancinelli del 3, 4 e 5 Giugno 2019, il primo video del nuovo corso del Canale YouTube di Operazione Nostalgia Musicale.

NOVEMBRE: E' il mese delle novità per Operazione Nostalgia Musicale: iniziano nuove rubriche (ONM Trivia e Scegli il brano) per i canali social e soprattutto esce il primo video in cui parlo di aneddoti e curiosità di musica del canale di ONM, con argomento la storia del canale tv musicale Tmc2.

DICEMBRE: L'anno si chiude con l'ultimo corso dell'anno e il primo della stagione 2019-20 dello School Tour: quello del Chris Cappell College di Anzio. Questa volta però non da solo ma con Federica Ciotola, una ex allieva della scuola nonché mia carissima amica, ad affiancarmi e sostituirmi quando ero assente. E nonostante tante difficoltà, tiriamo fuori un buonissimo risultato: da segnalare i 10 partecipanti il primo giorno (quando il corso era stato reinserito la mattina stessa per motivi relativi ai documenti d'identità) e i 14 del turno finale, miglior turno nei due anni in cui ONM ha toccato come tappa il CCC.

E il 2020? Che belle novità ci riserverà? Intanto possiamo dirvi che tra una settimana lo School Tour già riscalda i motori perché il 7 Gennaio ONM sarà al Guglielmotti di Civitavecchia, il 9 Gennaio al Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli e il 10 Gennaio al Pontormo di Empoli. E poi a breve vi annunceremo la data d'inizio della quarta stagione di Operazione Nostalgia Musicale su Radio Mania, confermata (e questo è l'importante). Per il resto, non posso che dirvi che...



martedì 5 novembre 2019

MTV Europe Music Awards: tutti i vincitori del Best Italian Act dal 1998 ad oggi


Lo storico trofeo rappresentante le vittorie degli Europe Music Awards.

In principio, fu Eros Ramazzotti. Un italiano inserito grazie ai suoi innumerevoli successi in Italia e fuori nella categoria “Miglior artista maschile” a livello europeo insieme a Bryan Adams, Beck, Nick Cave e George Michael, che la spuntò. Eros si esibì anche dal vivo in rappresentanza del nostro Paese con quella Più bella cosa Correva l’anno 1996: a Londra si svolgeva la terza edizione degli MTV Europe Music Awards. Due anni dopo, nel 1998, anno in cui gli EMA si svolsero al Forum di Assago, il premio “MTV Select” (consistente nella scelta da parte dei telespettatori dei cinque nominati per la categoria) venne diviso in regioni europee, con i Five a trionfare per le Isole Britanniche, Eagle Eye Cherry per il Nord Europa, i tedeschi Thomas D e Franka Potente per l’Europa Centrale, mentre per il Sud Europa, che vedeva in gara cinque artisti italiani, i Bluvertigo. Due anni dopo, nel 2000, nacquero le nomination per nazioni europee e quindi anche il Best Italian Act, il premio degli Europe Music Awards dedicato agli artisti italiani. Andiamo a ripercorrere in questo articolo tutti i vincitori della suddetta nomination (compresi i suoi premi “antenati”) dal 1998 a oggi.


1998. Il contesto è quello citato nell’introduzione, e ad aggiudicarsi il premio sono i Bluvertigo. La band collaborava a stretto contatto con la neo-nata MTV Italia/Rete A, il primo grande canale musicale italiano a tenere testa alla più “anziana” concorrente Tmc2 (la fu Videomusic), e queste collaborazioni incrementarono la popolarità del gruppo che veniva dal successo del fortunato album Metallo non metallo. In gara con loro c’erano anche i 99 Posse (disco di platino per l’album Cortocircuito che li consacrò a livello nazionale), e nientemeno che mostri sacri come Articolo 31 (il loro album Nessuno non andò come il predecessore Così com’è, ma di certo non fece malissimo anche grazie al tormentone estivo La fidanzata), Ligabue (che intanto imperversava nelle sale con Radiofreccia) e il superfavorito Vasco Rossi, il quale visse un 1998 coi fiocchi tra i successi dell’album Canzoni per me e dei singoli estratti Io no, L’una per te e Quanti anni hai, le celebrazioni per i 20 anni di carriera, i 120.000 dell’Heineken Jammin’ Festival di Imola e la vittoria del Festivalbar al ritorno nella manifestazione di casa Salvetti dopo undici anni di assenza.


1999. I premi regionali non vengono più assegnati grazie a MTV Select ma vengono integrati all’intera cerimonia e cambiano nome (a parte quello del miglior artista proveniente da Gran Bretagna e Irlanda). Premi regionali che vanno nelle mani di Boyzone (per le Isole Britanniche), Lene Marlin (per il Nord Europa), Xavier Naidoo (per la Germania), mentre per l’Italia il Best Italian Act va ad Elio e le Storie Tese. Anche loro come i Bluvertigo l’anno prima si aggiudicano il premio contro ogni pronostico, considerando chi concorreva con loro in nomination. Gli Elii venivano dalla pubblicazione di un album dal titolo difficile da pronunciare o scrivere (ho dovuto ricorrere al copia e incolla: Craccracriccrecr), anticipato da Discomusic, uno dei tanti tormentoni di quella fantastica estate, nella quale si lanciarono in una memorabile performance al Festivalbar proprio con questo brano (playback nella prima strofa e poi tutti immobili mentre la base continua durante il resto del brano). Un disco ricco di citazioni e ispirazioni a filoni musicali per ogni brano nonché uno dei dischi più sottovalutati di Elio e compagni. Come detto prima, gli Elii si aggiudicarono il Best Italian Act 1999 a sorpresa considerando la concorrenza… volete sapere i nomi? Negrita (quell’anno lanciatisi in grande stile al grande pubblico grazie all’album Reset, nella cui tracklist spiccano due classici come Mama maé e In ogni atomo), Alex Britti (annata da incorniciare per lui con la vittoria delle Nuove Proposte di Sanremo e del premio Rivelazione dell’estate 1999 del Festivalbar), Jovanotti (cinque dischi di platino con l’album Capo Horn, trionfo al Festivalbar dove vince l’edizione col brano Un raggio di sole e si aggiudica anche il Premio Album) e ancora una volta Vasco Rossi, reduce dal successo del Rewind Tour e del doppio CD live con DVD omonimo (trainato dall’omonimo singolo-tormentone) che immortala lo storico concerto di Imola del 20 Giugno 1998 citato un po' di righe sopra, nonostante un’annata difficile dovuta alla morte del suo chitarrista Massimo Riva. E, ultima cosa ma non meno importante: non era in nomination, ma a rappresentare l’Italia sul palco di quell’edizione degli EMA c’era nientemeno che Luciano Ligabue, che per l’occasione presentò il singolo L’odore del sesso, secondo estratto da Miss Mondo ’99, rivelandosi il terzo artista italiano dopo Eros Ramazzotti e Jovanotti ad esibirsi alla cerimonia. Questo la dice lunga sul momento magico che la musica italiana stava vivendo…


2000. E’ l’anno del passaggio dai premi regionali a quelli divisi per nazioni europee, che videro tra i vincitori Westlife (Gran Bretagna e Irlanda), Bomfunk MC’s (Scandinavia), Modjo (Francia) e Guano Apes (Germania). In Italia è la volta di un’altra band, capitanata da un ventottenne Samuel Romano, di cui avremmo sentito molto parlare nel corso degli anni: i Subsonica. Il 1999-2000 per i Sub è stato un biennio da applausi, grazie al successo di quel capolavoro chiamato Microchip Emozionale di cui nelle prossime settimane uscirà nei negozi di dischi un’edizione celebrativa nella quale gli stessi Subsonica duetteranno in nuove versioni di tutte le tracce dell’album (il progetto avrà come titolo Microchip Temporale) con diversi volti di punta della musica italiana attuale come Achille Lauro, Coez e Lo Stato Sociale scomodando anche un nome di peso come quello di Elisa. Il disco venne certificato platino anche grazie al successo di singoli come Colpo di pistola, Liberi tutti (in collaborazione con Daniele Silvestri), Discolabirinto e soprattutto la sanremese Tutti i miei sbagli. Ah, e volete sapere con chi duetteranno i Sub in questi quattro brani nel progetto celebrativo in uscita tra pochi giorni? Nitro, Lo Stato Sociale, Cosmo e Motta. I Subsonica si aggiudicarono la categoria sconfiggendo Carmen Consoli (anche lei a Sanremo quell’anno, tirò fuori quell’anno Stato di necessità, il suo album di maggior successo commerciale con 300.000 copie e 3 dischi di platino all’attivo, con tre hits come In bianco e nero, L’ultimo bacio e Parole di burro), Paola e Chiara (che oltrepassano i confini italiani col tormentone estivo Vamos a bailar, premio Radio al Festivalbar), Piero Pelù (debutto da solista con i fiocchi per lui: triplo platino per l’album Né buoni né cattivi e grande successo per i singoli Io ci sarò, Toro loco e Bomba Boomerang, con gli addetti ai lavori che prevedevano di lì a qualche anno dopo possibili date negli stadi per il rocker toscano) e soprattutto i Lunapop, favoriti della vigilia, il gruppo rivelazione dell’anno, che veniva da un Festivalbar che li vide vincitori con Qualcosa di grande, uno dei tanti successi storici presenti nel loro primo e unico album Squerez, il disco italiano più venduto del 2000 con certificazione di disco di diamante grazie a ben 1,3 milioni di copie vendute.


2001. Tra i più popolari vincitori dei premi nazionali di quell’edizione degli EMA troviamo Manu Chao, Craig David, le t.A.T.u. (che in Italia si faranno conoscere con un anno di ritardo) e i Safri Duo. E per l’Italia? La vincitrice del Best Italian Act 2001 fu Elisa. Il suo 2001 verrà ricordato per la vittoria al Festival di Sanremo con Luce (tramonti a nord est) in una sfida tutta al femminile con Giorgia (Di sole e d’azzurro) e tra due brani che vedono entrambi la firma di Zucchero. Luce centrerà la doppietta vittoria-Premio della Critica e proprio dopo Giorgia ed Elisa diventa la seconda artista per ordine cronologico a poter vantare questo privilegio. Nel periodo degli EMA era invece in rotazione radiofonica Heaven out of hell, primo estratto dall’album Then comes the sun, certificato triplo platino nel 2002. Gli altri concorrenti erano i Marlene Kuntz (oro per l’album Che cosa vedi che vede anche la collaborazione con Skin degli Skunk Anansie), Neffa (che iniziò quell’anno la svolta pop lanciata dal tormentone estivo La mia signorina), i Tiromancino (che bissarono il successo de La descrizione di un attimo con il fortunato singolo Due destini) e Valeria Rossi (una delle regine dell’estate 2001 con quella Tre parole che le valse il Premio Rivelazione del Festivalbar).


2002. Dopo la vittoria del 2000, tocca ancora ai Subsonica, che diventano così il primo nome ad entrare nell’albo d’oro del Best Italian Act per più di una volta e (record in carica ancora oggi) il gruppo ad aver vinto più volte il riconoscimento insieme ai Finley (due vittorie anche per loro). Dopo il successo di Microchip emozionale, a gennaio esce Amorematico, anticipato dal singolo Nuvole rapide e trainato in estate da Nuova ossessione, divenuto uno dei brani più popolari del repertorio della band torinese. Il tour 2002-2003 spopola e i Subsonica si consacrano definitivamente al grande pubblico. I Sub la spuntano sul favorito della vigilia Tiziano Ferro, che si presenta comunque a Barcellona per premiare (insieme alle Las Ketchup) i Red Hot Chili Peppers vincitori della categoria Best Rock (fece molto discutere la scelta di un artista e un gruppo non appartenenti al rock ma al pop per premiare il vincitore di categoria). L’artista latinense, ai tempi 22enne, aveva già raggiunto grande popolarità in tutta Europa con l’album Rosso relativo (triplo platino in Italia, platino in Spagna e Svizzera e oro in Belgio, Francia e Turchia), il primo di una lunga serie di successi e soddisfazioni fino a diventare il top player della musica italiana che è oggi. Aggiungiamoci anche il Premio Rivelazione del Festivalbar 2002 (con le lacrime al momento della premiazione che entreranno di diritto nella storia della kermesse) per coronare un’annata indimenticabile. Presenti nella categoria anche i “nuovi” Articolo 31, quelli del passaggio dall’hip-hop al rap’n’roll di Domani smetto (disco di platino poi nuovamente certificato oro nel 2018 grazie al riazzeramento della FIMI), Francesco Renga (Tracce di te, ottava a Sanremo, e Dove il mondo non c’è più si aggiungono alla lista dei primi successi da solista dell’artista bresciano prima della definitiva consacrazione) e i Planet Funk, che grazie alla collaborazione con Dan Black alla voce continuano a conquistare l’Europa con hits iconiche come Inside all the people, The switch e Who said. Le nomination nazionali quell’anno vedono tra i vincitori anche i Coldplay per la regione britannica.


2003. I Gemelli Diversi avevano già diverse hits all’attivo. Ma il loro biennio d’oro è stato il 2002-2003, quello del grande successo dell’album Fuego (contenente tra le sue tracce Mary, Tu no e Tu corri), certificato doppio platino per le sue 250.000 copie vendute. Tra i singoli citati fu soprattutto Mary, storia di una ragazza che subì violenze sessuali dal padre, a trainare il disco, e il successo fu tale da mantenerlo in rotazione radiofonica fino a estate inoltrata con partecipazione al Festivalbar. I traguardi raggiunti portarono il quartetto milanese ad aggiudicarsi il Best Italian Act 2003 degli Europe Music Awards di Edimburgo. Nomination composta da (compresi i GDV) ben quattro gruppi (gli altri tre sono i Negrita – che uscirono a testa altissima da un Sanremo concluso al 18° posto che riscattarono con le vendite della raccolta Ehi Negrita e col successo del singolo estivo Magnolia – i Tiromancino – loro nella stagione della consacrazione grazie al doppio platino dell’album In continuo movimento, anticipato da Per me è importante – e Le Vibrazioni, vincitori del Premio Rivelazione del Festivalbar 2003 per merito dei successi dell’omonimo album di debutto e dei singoli Dedicato a te e In una notte d’estate, seguiti in autunno da Vieni da me) e una donna, Carmen Consoli, che ripeté il successo del predecessore Stato di necessità con il doppio platino de L’eccezione, contenente tra i brani più noti il singolo omonimo, Pioggia d’aprile e Fiori d’arancio. Per quanto riguarda il resto d’Europa, i premi nazionali andarono tra gli altri ai Darkness (Irlanda e Gran Bretagna), ai Rasmus (Scandinavia) e a Tiesto (Germania).


2004. Gli Europe Music Awards tornano in Italia, a Roma, con due palchi distinti: uno in piazza del Colosseo e l’altro all’Ippodromo delle Capannelle. E, dopo aver sfiorato la vittoria del Best Italian Act due anni prima, Tiziano Ferro si prende la rivincita: il premio stavolta va a lui. 111 lo consacra definitivamente al grande pubblico, con due ballate come Sere nere e Non me lo so spiegare entrate di diritto tra i brani italiani più popolari degli anni 2000. Arriva la certificazione di disco di diamante e la consacrazione anche in America Latina, con il doppio platino in Messico e l’oro in Argentina. Proprio Ferro chiuse la serata in grande stile con la performance di Sere Nere cantata sotto una pioggia di coriandoli, e lui insieme ad Elisa e Carmen Consoli rappresentò l’Italia in quell’edizione romana a livello di performance (le due donne si esibirono invece in un set composto da diversi brani in Piazza del Colosseo). Anche Elisa era in nomination per il Best Italian Act, fresca di pubblicazione dell’album Pearl Days che di lì a poco verrà certificato doppio disco di platino, e con lei gli Articolo 31 che con Italiano medio bissano il successo del predecessore Domani smetto, un Caparezza entrato nelle grazie del grande pubblico con le hits Vengo dalla Luna e Fuori dal tunnel che trascinano l’album Verità supposte in alto nelle classifiche di vendita e i Linea 77, il successo del cui album Numb pubblicato nel 2003 prosegue anche nel 2004. Per quanto riguarda il resto d’Europa, degna di nota la vittoria dei Muse del premio “miglior artista/gruppo proveniente da Gran Bretagna e Irlanda”: per Matt Bellamy e compagni è il secondo premio dell’edizione dopo il Best Alternative Act (per il miglior gruppo o artista alternative rock dell’anno).


2005. Che nomi nella categoria Best Italian Act di quell’anno: Laura Pausini, Giorgia, Francesco Renga, Negrita e Negramaro. Dopo i risultati sottotono del progetto in inglese From the inside, Laura torna in grande stile a fine 2004 con l’album Resta in ascolto, che si avvale di importanti firme come quelle dell’amico Biagio Antonacci, di Vasco Rossi e persino di Madonna. L’album viene certificato quadruplo disco di platino in Italia, doppio platino in Svizzera, platino in USA e Messico e oro in Francia e Spagna, con riconoscimenti come il Grammy al miglior album pop latino nel 2006 e il Latin Grammy per il miglior album pop femminile nel 2005. E, manco a dirlo, il tour registra sold out in tutto il mondo, e al Festivalbar si aggiudica il Premio Tour chiudendo la prima serata finale. Giorgia era in un periodo di crisi personale, in cui addirittura aveva pensato di smettere di cantare per le troppe pressioni all’interno del mondo discografico, ma nonostante tutto il live MTV Unplugged vende 230.000 copie vendute (triplo platino) trainato dall’inedito Infinite volte e dalla cover in duetto con Ricky Fanté di I heard it to the grapevine di Marvin Gaye. La svolta “latina” dei Negrita viene premiata dal grande pubblico, che porta l’album L’uomo sogna di volare alle 100.000 copie vendute, e dalle radio, che in estate trasmettono all’impazzata Rotolando verso sud e in autunno tentano il bis con la tracklist. Per Francesco Renga il 2005 è l’anno della consacrazione dopo un 2004 già particolarmente felice per soddisfazioni a livello musicale e non: Angelo si aggiudica il Festival di Sanremo 2005 contro i pronostici che vedevano papabile vincitore Gigi D’Alessio (lui secondo proprio dietro Renga nella categoria Uomini) e l’album Camere con vista, contenente altri successoni come Ci sarai, Meravigliosa (la luna) e Un’ora in più vola in classifica. Nessuno di loro, però, vinse il premio. Perché a spuntarla fu il gruppo italiano rivelazione dell’anno: i Negramaro. Eliminati subito nella gara delle Nuove Proposte di Sanremo, con il singolo Mentre tutto scorre e l’omonimo album scalano le classifiche di vendita. Con l’album che rimane ai primi posti per tutto il resto dell’anno e anche nel corso del 2006 con 83 settimane di permanenza tra i 50 dischi più venduti in Italia (Estate, Solo 3 minuti e Nuvole e lenzuola gli altri singoli estratti), raggiunge il traguardo del disco di diamante e i salentini vincono il Premio Rivelazione del Festivalbar 2005. Uno dei “Best Italian Act” più meritati di sempre. I Negramaro sono in buona compagnia, perché ad aggiudicarsi i premi nazionali si possono leggere anche i nomi di Rammstein (Germania), Rasmus (Finlandia), Anouk (Olanda) e soprattutto Coldplay (Gran Bretagna e Irlanda), quell’anno vincitori anche del premio per la miglior canzone (Speed of sound).


2006. Claudio Cecchetto colpisce ancora. Dopo aver scoperto diversi talenti negli anni ’90, non perde il fiuto negli anni 2000 e nel 2006 produce insieme a Pierpaolo Peroni con grande successo quattro ragazzi della provincia di Milano, noti come i Finley. MTV inizia a trasmettere i loro video e i loro singoli riscuotono successo. Arriva l’estate 2006, e tutto quello che questi ragazzi iniziano a toccare diventa oro: Diventerai una star e la nuova versione di Dentro alla scatola di Mondo Marcio sbancano le classifiche e si ritagliano un ruolo da protagonisti al Festivalbar pur uscendone senza premi. Arriva il doppio platino per l’album Tutto è possibile e i Finley si consacrano come nuovi idoli delle teenagers italiane, arrivando a vincere il Best Italian Act degli Europe Music Awards 2006. Con loro in nomination Tiziano Ferro (anche stavolta presente alla cerimonia), che sforna un altro album di successo dal titolo Nessuno è solo (tra i pezzi più noti Ed ero contentissimo, Stop! Dimentica e Ti scatterò una foto), Jovanotti per il quale nel 2006 continua il successo del fortunato album Buon sangue uscito l’anno prima, il già citato Mondo Marcio e i Lacuna Coil, che consacrarono il loro successo a livello internazionale (persino negli Stati Uniti) con l’album Karmacode, contenente la cover del brano Enjoy the silence dei Depeche Mode e certificato in Italia come disco d’argento, traguardo più che ottimo considerando che il metal nel nostro Paese è considerato (purtroppo) un genere di nicchia (soprattutto se prodotto da artisti italiani, penalizzati dalla tendenza all’esterofilia di gran parte degli appassionati di metal nostrani). Anouk e The Kooks tra i trionfatori delle nomination nazionali degli EMA 2006, mentre il premio “miglior artista africano” (istituito nel 2005) andò ai Freshlyground.


2007. Fa strano dirlo, visto il nome che porta, ma a sorpresa il Best Italian Act 2007 lo vinse J-Ax, contro i favori dei pronostici che vedevano vincitori i Negramaro o Elisa mai come quell’anno campioni di vendite. Ax, che aveva sempre sfiorato la vittoria del premio come membro degli Articolo 31 in tre distinte occasioni, se lo aggiudica al debutto da solista, e che debutto: Disanapianta viene certificato disco di platino per le 70.000 copie vendute, al di là di ogni previsione, trainato da tre singoli di successo come Ti amo o ti ammazzo, Piccoli per sempre e, in estate, + Stile in collaborazione con i The Styles di Guido Style che a breve diventerà produttore dello “Zio” fino al 2013. Anche i già citati Negramaro ed Elisa come detto prima venivano da un 2007 indimenticabile: i pugliesi pubblicano La Finestra, disco di diamante che aprirà loro le porte dello Stadio San Siro l’anno successivo (e alzi la mano chi non abbia mai sentito almeno una volta anche per errore brani come Parlami d’amore – l’ultimo brano vincitore del Festivalbar di sempre – L’immenso, Cade la pioggia – in duetto con Jovanotti – o Via le mani dagli occhi?), mentre la cantautrice friulana pubblica la fortunata raccolta Soundtrack ’96-’06, il suo maggior successo commerciale con 600.000 copie e un disco di diamante all’attivo (e da novembre 2006 a metà marzo 2007 non è mai scesa dalle prime due posizioni della classifica di vendite!), con quattro inediti uno più popolare dell’altro (Gli ostacoli del cuore in duetto con Ligabue che ne è autore, Eppure sentire, Stay e Qualcosa che non c’è), e a chiudere un bel Premio Speciale al Festivalbar 2007 (primo e unico premio nella kermesse estiva per Elisa in carriera). In nomination anche gli Zero Assoluto, freschi di platino con l’album Appena prima di partire, e Irene Grandi, anche lei nei negozi di dischi con una raccolta di successo, Irenegrandi.hits, arrivato al platino grazie alla riuscita cover di Mina in Sono come tu mi vuoi e soprattutto grazie al tormentone estivo Bruci la città, premiato al Festivalbar come brano più trasmesso dalle radio dell’estate 2007. Le nomination nazionali-regionali di quell’edizione degli EMA vanno tra gli altri anche ai Muse per le Isole Britanniche, a Sasha per la Germania (che ospitava l’edizione) e gli Within Temptation per il Benelux.


2008. Secondo tentativo, seconda vittoria. I Finley, con la vittoria del Best Italian Act 2008, si piazzano in testa a pari merito con i Subsonica nella classifica del premio e ancora oggi detengono il record di band ad aver vinto il riconoscimento più volte sempre in coabitazione con i torinesi (il record generale verrà superato qualche anno dopo, ma di questo si parlerà più tardi nel corso dell’articolo). Il successo dell’album Adrenalina, pubblicato l’anno prima, continua con la partecipazione a Sanremo, che li vede quinti classificati con il brano Ricordi, inserito nella riedizione Adrenalina 2. Altro giro, altro platino. Oggi i Finley sono tra i più apprezzati conduttori radio del panorama italiano, con grandi ascolti per le loro trasmissioni su Radio Kiss Kiss prima e Radio 101 poi. In nomination quell’anno anche Fabri Fibra (platino per l’album Bugiardo, di cui In Italia è il brano più noto anche grazie alla versione cantata in duetto con Gianna Nannini), i Baustelle (platino per Amen), Marracash (oro per l’album omonimo di debutto, trainato dal tormentone estivo Badabum cha cha) e i Sonohra vincitori delle Nuove Proposte di Sanremo 2008. Premi nazionali-regionali anche per Leona Lewis (regione britannica) e i Nightwish (Finlandia).


2009. Forse la vittoria di un Best Italian Act più clamorosa di sempre. In gara Tiziano Ferro (alla sua quarta nomination in carriera e stavolta dopo il suo primo concerto all’Olimpico e poco prima di ottenere la palma di album più venduto in Italia dell’anno con Alla mia età), Giusy Ferreri (rivelazione del 2008-09 e una delle pioniere dell’invasione talent del periodo, con Gaetana disco di diamante in Italia e platino in Grecia), J-Ax (i due album Rap’n’Roll e DecaDance eguagliano il successo del loro predecessore Disanapianta e si guadagnano un platino a testa) e gli Zero Assoluto (Sotto una pioggia di parole è il loro ultimo album a portarsi a casa una certificazione, quella di disco d’oro, e Per dimenticare entrerà nei loro tre brani più noti insieme a Svegliarsi la mattina e Semplicemente divenendo uno dei tormentoni dell’estate 2009). Qualcuno dirà: manca qualcuno. E quel qualcuno è proprio il gruppo vincitore: a grandissima sorpresa vincono i Lost, idoli delle teenager del periodo. Dopo il successo dell’album di debutto XD, la band vicentina ne bissa i risultati certificando oro il secondo album Sospeso. I volti più noti tra i vincitori delle nomination estere sono principalmente one hit wonder almeno qui in Italia, come la svedese Agnes e la britannica Pixie Lott (qui in Italia note per le loro hits estive Release me e Mama do).


2010. Siamo in piena “era talent” e per la prima volta il vincitore di un talent show nonché un reduce da un talent show si aggiudica il Best Italian Act degli Europe Music Awards: and the winner is Marco Mengoni. Dopo la vittoria ad X-Factor a fine 2009, a 22 anni l’artista viterbese non sfigura a Sanremo, classificandosi terzo con Credimi ancora, da molti considerato il brano vincitore morale dell’edizione per via della discussa vittoria di Valerio Scanu e soprattutto del secondo posto del trio Emanuele Filiberto-Pupo-Luca Canonici. Dopo il platino dell’EP di debutto Dove si vola, l’album post-Sanremo Re matto viene certificato triplo platino: è l’inizio di una carriera ricca di successi per il ragazzo. E le soddisfazioni non finiscono qui: perché oltre al Best Italian Act, Mengoni viene eletto miglior artista europeo dell’anno durante la cerimonia. E’ nata una stella. Marco sbaraglia la concorrenza di ben altri tre reduci da Sanremo: Malika Ayane, i Sonohra e Nina Zilli. Concludono la nomination i Dari, in uno dei pochi casi di inserimento in nomination nonostante un flop di vendite. Oltre a Mengoni, tanti i volti noti vincitori dei premi regionali-nazionali degli EMA 2010: possiamo trovare infatti la romena Inna (seconda vittoria di fila per lei), il dj serbo Gramophonedzie (Why don’t you è stato uno dei tormentoni dell’estate 2010 e ancora oggi in molte radio va forte), i gallesi Marina and The Diamonds, l’olandese Caro Emerald (in stato di grazia a inizio decennio, con all’attivo hits come Back it up, A night like this e Stuck) e soprattutto Enrique Iglesias.


2011. Correva l’anno 2010. Dopo una lunga gavetta, i Modà trovano il supporto delle radio nazionali più ascoltate (grazie al progetto Ultrasuoni che coinvolgeva RTL 102.5, RDS e Radio Italia) e Sono già solo è uno dei brani più trasmessi radiofonicamente parlando dell’estate 2010. Kekko Silvestre e compagni fanno il bis in autunno con La notte. Due pezzi che anticipano l’uscita di un album intitolato Viva i romantici pubblicato a ridosso di Sanremo, perché la band debutta nella categoria Big all’Ariston con il brano Arriverà in duetto con la vincitrice di Amici Emma Marrone. Il brano arriva secondo dietro un capolavoro come Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni, volerà in vetta alle classifiche e trascinerà ai primi posti anche il suddetto album dei Modà. Che a fine anno porteranno a casa un secondo posto nella graduatoria dei dischi più venduti del 2011 dietro un certo Vasco Rossi. E, dopo un singolo di successo dietro l’altro, arriva anche il riconoscimento del Best Italian Act. Sconfiggendo un mostro sacro come Jovanotti che dall’album Ora estrae anche lui una hit dopo l’altra (Tutto l’amore che ho, Le tasche piene di sassi, Il più grande spettacolo dopo il big bang e La notte dei desideri), i Negramaro che portano a casa quattro platini con Casa 69, Fabri Fibra e il grande successo dell’album Controcultura che gli regala il successo di massa (triplo platino arrivato anche grazie a singoli come Vip in trip e il tormentone invernale Tranne te) e, per quanto riguarda le quote rock, i Verdena. All’estero, si aggiudicano i premi regionali Adele (regione britannica), l’ex Rasmus Lauri Ylonen (Finlandia), gli Swedish House Mafia (Svezia) e Alexandra Stan (Romania), citando solo i volti più conosciuti nel nostro Paese.


2012. E’ l’anno del nuovo boom del pop rap italiano, con MTV a fare tra i principali promotori dell’exploit. Tra gli artefici del boom c’è Emis Killa: proprio lui si aggiudica il Best Italian Act degli Europe Music Awards. Platino con l’album L’erba cattiva, in esso è contenuto il brano che ha lanciato il rapper milanese, ossia Parole di ghiaccio, entrato a marzo in rotazione radiofonica e rimasto in programmazione fino a estate inoltrata. Killa vinse su altri colleghi di genere come Marracash e i Club Dogo (quell’anno protagonisti dell’estate con il singolo PES) e persino su volti storici della musica italiana come Giorgia e Cesare Cremonini, entrambi commercialmente rinati dopo un periodo di popolarità in calo ed entrambi con all’attivo i brani italiani più trasmessi dalle radio dell’anno (Tu mi porti su e Il comico). Per le altre nazioni europee, i nomi più conosciuti nel nostro Paese – anche grazie a una sola canzone – della lista dei premiati per nazione sono One Direction (UK/Irlanda), Afrojack (Olanda), Milow (Belgio), Shaka Ponk (Francia) e DJ Antoine (Svizzera).


2013. Voglioso di rivincita dopo il terzo posto del 2010, Marco Mengoni torna a Sanremo in grande stile con una ballad che ha le carte in regola per conquistare il grande pubblico: L’essenziale. Le promesse vengono mantenute: il brano vince il Festival, si piazza bene anche all’Eurovision Song Contest e diventa uno dei brani pop italiani più popolari degli anni 2010. Trainando l’album Pronto a correre al triplo disco di platino e portando il relativo tour a diversi sold out nei palazzetti italiani. Va alla grande in estate anche la tracklist, che vede tra gli autori Mark Owen dei Take That ed Ermal Meta. Risultati che fanno sì che Marco sia il primo artista solista a vincere per più di una volta il Best Italian Act agli Europe Music Awards di MTV, eguagliando nella classifica generale del premio Subsonica e Finley. Sconfitta in nomination anche un’altra ex talent che ha fatto del 2013 un anno fortunato (Emma Marrone, che certifica triplo platino l’album Schiena), due esponenti di grido del rap come Fedez e Salmo e un Max Pezzali in periodo di celebrazioni per i 20 anni di carriera, festeggiati degnamente con il successo della raccolta Max 20 e del singolo di lancio L’universo tranne noi. Fu inoltre il primo anno in cui le nomination regionali non vengono più assegnate solo a livello europeo con divisione per il resto del mondo ma a livello mondiale, con Avicii, One Direction, Miley Cyrus, Lorde e Stromae tra i premiati.


2014. Non accadeva dal 2001, anno della premiazione di Elisa, che una donna vincesse il Best Italian Act degli Europe Music Awards, per tredici anni ad appannaggio maschile: la striscia negativa femminile viene interrotta da Alessandra Amoroso. Che diventa la prima ex Amici nonché la seconda ex talent a vincere il premio. La Amoroso veniva da un album prodotto tra gli altri da un veterano degli EMA, Tiziano Ferro, intitolato Amore puro che vende 100.000 copie ottenendo un doppio disco di platino. La Amoroso non era però la sola donna in nomination perché in lizza per il premio c’era anche Giorgia (doppio platino anche per lei con l’album Senza paura, accompagnato da successi quali Quando una stella muore, I will pray – in collaborazione con Alicia Keys – Non mi ami e Io fra tanti). Ben rappresentato anche il rap, con tre nominati: Emis Killa (che firma la colonna sonora delle partite del Mondiale trasmesse da Sky, Maracanà) e i Club Dogo per il pop-rap, e Caparezza (dieci anni dopo la prima nomination agli EMA) per il conscious rap (platino per il concept album a tema arte Museica). 5 Seconds of Summer, Enrique Iglesias, Lorde, Justin Bieber e ancora una volta One Direction tra gli altri vincitori delle nomination nazionali di tutto il mondo.


2015. A Milano ha luogo l’EXPO e nel capoluogo lombardo si fanno le cose in grande: gli Europe Music Awards tornano in Italia dopo 11 anni e tornano al Forum di Assago dopo 17 anni. E dopo 11 anni un artista italiano torna ad esibirsi durante la cerimonia: si tratta di Andrea Bocelli che esegue diversi brani in lingua inglese insieme a Tori Kelly. E quanto al Best Italian Act? Proprio nell’anno del ritorno in Italia della manifestazione Marco Mengoni entra nella storia dei premi aggiudicandosi il premio per la terza volta in carriera e battendo il record di artista ad aver vinto più volte il premio, sorpassando Subsonica e Finley. E lo fa in un anno in cui pubblica due album entrambi fortunati: uno a gennaio, intitolato Parole in circolo, triplo platino e contenente tre hits del calibro di Guerriero, Esseri umani e Io ti aspetto, e uno a fine anno, dal titolo Le cose che non ho, anticipato da Ti ho voluto bene veramente e che ha superato i risultati di vendita del predecessore (quattro platini). Mengoni, come nel 2010, vincerà anche il Best European Act. Sconfitti altri concorrenti di grido (in una categoria tutta al maschile) come Tiziano Ferro, reduce dal primo tour negli stadi in carriera e dal successo del suo primo Best Of, un Fedez consacratosi al grande pubblico con il quadruplo platino Pop-Hoolista, l’allora amico e socio J-Ax tornato ai livelli di popolarità dei tempi degli Articolo 31 con l’album Il bello d’esser brutti (contenente il tormentone estivo Maria Salvador che più di tutte le altre tracce del disco lo ha trascinato al triplo platino) e il gruppo rivelazione dell’anno dei The Kolors, in vetta alle classifiche per tutta l’estate con l’album Out dopo la vittoria ad Amici. Per le nomination relative al resto del mondo, vincono ancora 5 Seconds of Summer e Justin Bieber, e insieme a loro tra gli altri Lukas Graham e Taylor Swift.


2016. Tornano a trionfare i teen idol nella categoria Best Italian Act degli Europe Music Awards: il premio va infatti a Benji e Fede al debutto nella manifestazione. I due modenesi venivano dal successo dell’album 20:05 che in quell’esatto momento stavano bissando con 0+ (rispettivamente platino e doppio platino). La vittoria arrivò un po' a sorpresa visto che a differenza di altri concorrenti non avevano ancora la hit radiofonica che li consacrasse alla massa nonostante il successo nella categoria album e sul web, ma anche il successo radiofonico non tarderà ad arrivare e da quel momento ogni loro singolo entrerà nella Top 20 della classifica dei brani più trasmessi nelle radio. In categoria con loro anche Emma (doppio platino per Adesso), Alessandra Amoroso (triplo platino per Vivere a colori, album più venduto in Italia nella prima metà del 2016), Francesca Michielin (secondo posto al Festival di Sanremo e partecipazione all’Eurovision Song Contest) e Salmo (doppio platino per Hellvisback). Pochi i volti noti in Italia a vincere le altre nomination nazionali, e tra questi abbiamo Shawn Mendes, Ariana Grande, Zara Larsson e Alan Walker.


2017. Tutta al maschile la categoria Best Italian Act 2017. Sesta nomination in carriera per Tiziano Ferro, in un altro anno alle prese con gli stadi, ma stavolta per supportare un album di inediti (Il mestiere della vita, cinque volte disco di platino). Torna in lizza anche un Fabri Fibra in grande spolvero e rilanciatosi dopo il flop di vendite di Squallor (Fenomeno riceve il doppio disco di platino e singoli come Pamplona e Stavo pensando a te scalano le classifiche di vendite e passaggi radiofonici, con il primo che si aggiudica il Wind Summer Festival). Uno dei pezzi citati, Pamplona, vede la collaborazione di un gruppo anch’esso in gara per il premio, i Thegiornalisti: il successo dell’album Completamente sold out e del singolo estivo non contenuto in esso Riccione rendono Tommaso Paradiso e compagni il gruppo rivelazione dell’annata, dando il là all’affermazione di massa dell’it-pop. Infine, due reduci da un Festival di Sanremo ricco di successi: Francesco Gabbani ed Ermal Meta. Il primo ne esce da vincitore diventando il primo artista a vincere nella categoria Big dopo essersi imposto l’anno prima nelle Nuove Proposte, con Occidentali’s karma che scala le classifiche di tutta Europa e riporta in testa alle classifiche dei libri più venduti in Italia saggi che hanno ispirato la composizione del pezzo, e Tra le granite e le granate che vince il primo Power Hits Estate, da RTL 102.5 considerato il nuovo Festivalbar. Il secondo invece all’Ariston arriva terzo con il brano Vietato morire (che si aggiudicherà il Premio della Critica) che fa decollare in positivo la sua carriera: l’omonimo album debutta al primo posto della classifica degli album più venduti in Italia, ottiene il disco di platino e porta l’italo-albanese a imporsi in una categoria Best Italian Act tra le più equilibrate delle edizioni degli EMA degli anni 2010. Nelle categorie nazionali del resto del mondo Shawn Mendes, Alan Walker e Zara Larsson bissano i loro trionfi dell’anno prima e a sorpresa in Spagna si aggiudica il premio Miguel Bosé, che ha dimostrato di non essere mai passato di moda ed essere uno degli artisti più amati da gente di tutte le età in Patria.


2018. Annalisa è la terza donna a vincere il premio Best Italian Act agli Europe Music Awards (la seconda ex Amici e la terza ex talent), e lo fa dopo una stagione più che fortunata per lei, con l’album Bye bye che diventa il suo maggior successo commerciale insieme all’album di debutto Nali, contenente quattro pezzi come Direzione la vita, Bye bye, Un domani e la medaglia di bronzo di Sanremo Il mondo prima di te che possono già considerarsi dei cavalli di battaglia della cantautrice ligure. Nali si è imposta nella categoria su Calcutta, che nel corso dell’annata ha tenuto due trionfali concerti allo Stadio Francioni della sua Latina e all’Arena di Verona, Ghali, a fine anno in tour nei palazzetti dopo il grande successo del singolo Cara Italia, Shade, forte soprattutto sul web con il singolo Irraggiungibile in coppia con Federica Carta, e Liberato, che ha fatto parlare di sé per il suo live a sorpresa sul Lungomare di Napoli il 9 Maggio 2018 senza ancora svelare la sua identità. Nomination nazionali: per il Canada trionfa ancora Shawn Mendes e per la Norvegia ancora Alan Walker, mentre nella lunga lista troviamo tra gli altri anche Camila Cabello (miglior artista statunitense).


2019. Arriviamo ai giorni nostri. Il Best Italian Act compie vent’anni, e l’edizione del ventennale del premio se la aggiudica Mahmood, fresco di successo non solo italiano ma europeo. Un successo che vede tra i tanti riconoscimenti la vittoria a Sanremo con il brano Soldi e il successivo secondo posto all’Eurovision Song Contest. Non accadeva da otto anni che l’Italia si piazzasse così in alto all’ESC e non succedeva da sei anni che un vincitore di Sanremo si aggiudicasse nello stesso anno della vittoria il Best Italian Act. Mahmood si aggiudica il premio contro la concorrenza di un Salmo proiettato al suo primo concerto a San Siro previsto per l’estate 2020, di un Coez che continua a macinare successi nei palazzetti e certifica oro un album (E’ sempre bello) ricco di hits, di una Elodie regina dell’estate 2019 con ben tre pezzi (Pensare male insieme ai The Kolors, Margarita insieme a Marracash e Friday night di Burak Yeter a cui ha prestato la voce) e di una Elettra Lamborghini che, dopo l’esposizione mediatica arrivata dal ruolo di giudice a The Voice, sembra proiettata al Festival di Sanremo 2020. Degna di nota l’assegnazione postuma del premio Best Swedish Act ad Avicii come premio alla sua carriera musicale e al grande successo dell’album di inediti postumo Tim.

mercoledì 25 settembre 2019

Hit Parade History: Classifica dei singoli più venduti in Italia nell'ultima settimana di Settembre 1994. In mezzo al dominio dance, in vetta ci sono i "7 Seconds" di Youssou N'Dour e Neneh Cherry


Ero ancora (anche se ancora per poco) nella pancia di mia madre. Oggi sono vicino al compimento dei 25 anni (il 6 Ottobre). E quindi mi chiedo: quali erano i singoli più venduti in Italia in questo esatto periodo 25 esatti anni fa? Lo scopriamo insieme con questo articolo di "Hit Parade History" dedicato alla classifica dei singoli più venduti nel nostro Paese nell'ultima settimana di Settembre 1994! Come sempre, la fonte è l'affidabilissimo sito Hit Parade Italia.


Scende di sei posizioni alla numero 20 il remake in chiave rock del tema centrale de I Flinstones firmato BC-52's, storico gruppo new wave statunitense che torna in classifica in tutto il mondo proprio grazie a questo remake, facente parte della colonna sonora di tale film. E, rimanendo in tema di rock, entra alla numero 19 What's the frequency Kenneth, primo estratto dall'album Monster dei R.E.M. Brano che detiene un curioso primato: è stato il primo singolo di sempre a classificarsi in prima posizione al suo debutto nella classifica speciale Billboard Modern Rock Tracks. Il brano italiano (ma l'unico in lingua italiana presente in questa Top 20) peggio piazzato è la versione di Fiorello insieme a Caterina Rappoccio (una delle pupille dell'onnipresente Claudio Cecchetto) de Il cielo di Renato Zero, in discesa di tre posizioni. In discesa anche il reggae di Dawn Penn con You don't love me, dalla 16 alla 17. Altra nuova entrata proprio in posizione numero 16 con i 20 Fingers e la loro Short dick man, una contaminazione tra dance, hip hop e pop demenziale. Scendono invece di cinque posizioni i tedeschi Le Click stavolta con un brano puramente dance anni '90, ossia Tonight is the night, che vede alla voce nel ritornello Melanie Thornton dei La Bouche, che troveremo in questa classifica qualche posizione più in alto con il succitato gruppo. Si torna al rock alla posizione numero 14 con Inside degli scozzesi Stiltskin, brano noto anche per essere stato colonna sonora della campagna pubblicitaria di un noto marchio di abbigliamento, che scende di tre posizioni (nella settimana precedente il brano era al numero 11). Raramente un medley riesce a entrare in alto nelle classifiche, e uno di questi casi è quello dei Gypsy Kings, che piazzano al numero 13 (in salita di 13 posizioni!) il riuscito medley composto da Bamboleo, Volare, Djobi Djoba e Me la baila me. Esce dalla Top 10 Find me dei tedeschi Jam & Spoon (dalla 9 alla 12), reduci in estate dal successo di Right in the night, mentre è in salita di 6 posizioni (dalla 17 alla 11) un altro successo dance made in Germania, ossia Point of no return dei Centory, di cui faceva parte tra i vari membri l'ex Snap Turbo B. E occhio, perché in Top 10 troviamo anche gli stessi Snap...


In pochi sanno che nel 1994 la modella Naomi Campbell pubblicò il suo unico album della sua esperienza come cantante, intitolato Baby Woman, che si rivelò un flop di vendite clamoroso. Ma nonostante ciò, il primo singolo estratto Love and tears riscuote un discreto successo e raggiunge qui in Italia la Top 10 della classifica dei singoli più venduti: come potrete notare nell'immagine, il brano è in decima posizione. Meno due posizioni per uno dei grandi successi dance dell'estate 1994, The Summer is Magic degli italianissimi Playahitty, con alla voce una Jenny B in stato di grazia, considerando che ha prestato la voce a quello che probabilmente è il tormentone estivo 1994 per eccellenza (The rhythm of the night dei Corona), tanto che spesso The summer is magic viene erroneamente attribuita ai Corona. Tra due pezzi dal titolo quasi identico (l'altro è The rhythm is magic di Marie Claire D'Ubaldo, in discesa di due posizioni dalla 5 alla 7), in posizione numero 8 c'è un'altra cover di grande successo, quella di Endless love di Lionel Richie e Diana Ross reinterpretata da Mariah Carey e Luther Vandross, che sale di cinque posizioni. Sesto posto per Welcome to Tomorrow degli Snap (di cui vi abbiamo anticipato la presenza in classifica poche righe fa). L'altra anticipazione che vi abbiamo fatto nella parte dedicata alle posizioni dalla 20 alla 11 è quella della presenza in classifica di Melanie Thornton sia come voce per i Le Click sia come membro dei La Bouche, che resistono con Sweet dreams (in Italia sigla de Un disco per l'estate) rientrando in Top 5. Dalla posizione numero 4 alla 1 tutto invariato. Quarto posto per Dreams (will come alive) degli olandesi 2 Brothers on the 4th Floor, ancora eurodance sia in terza che in seconda posizione con Ice MC e Alexia che si prendono la medaglia di bronzo (e bissano seppur con risultati inferiori il successo estivo di Think about the way) e la coppia Mauro Pilato-Max Monti con il remix dance del Gam Gam, canto religioso ebraico che riprende il quarto versetto del Salmo 23. E in una Top 10 quasi completamente composta da musica dance, la numero 1 se la prende una ballad pop ancora oggi attualissima: stiamo parlando di 7 Seconds di Youssou N'Dour e Neneh Cherry. Il tema del brano è quello dei primi 7 secondi della vita di un bambino appena nato che non conosce i problemi che circondano il mondo. Il brano ottiene un successo planetario raggiungendo il podio della classifica dei singoli più venduti in 11 paesi di tutto il mondo, di cui tre al numero 1 (Italia compresa) e diventerà a novembre il primo brano vincitore della categoria "Best Song" della storia degli MTV Europe Music Awards, svoltisi a Berlino davanti alla Porta di Brandeburgo.

domenica 22 settembre 2019

Hit Parade History. Classifica dei singoli più venduti in Italia nella terza settimana di Settembre 1997: una classifica dal sapore internazionale




Correva l'anno 1997. Volge al termine un'estate caratterizzata, musicalmente parlando, da un Pino Daniele che vince il Festivalbar nella sua Napoli davanti una Piazza del Plebiscito gremita e in delirio per lui, dal primo concerto a San Siro in carriera di Luciano Ligabue (e che risultati!), dalla consacrazione definitiva dei Litfiba con una Regina di cuori che trascina Mondi sommersi ai primi posti delle classifiche, dall'esplosione di Nek che sbanca le classifiche anche all'estero con Sei grande e Laura non c'è, da una Marina Rei che con Primavera domina le radio per tutta la bella stagione (e vince il Disco per l'estate) così come gli 883 e la loro Regola dell'amico, da un Festivalbar ricco come non mai di cantautori della vecchia scuola (oltre a Pino Daniele anche Vecchioni, Battiato, Cocciante e Dalla tra gli altri) e da tanti, tanti, tanti tormentoni latini (uno su tutti: Maria di Ricky Martin) o in generale brani di successo in lingua spagnola. E nel mentre, la classifica dei singoli più venduti in Italia nella terza settimana di settembre (la prima settimana d'autunno) era interamente composta da brani internazionali o cantati in lingua inglese. Nessun brano escluso. Rivediamo insieme grazie ai dati forniti da Hit Parade Italia quali sono i 20 brani più venduti in Italia della settimana presa in esame.


Alla posizione numero 20 scende di tre posizioni un mostro sacro della discomusic come Gloria Gaynor con la sua Oh what a life. Brano dalle sonorità vicine alla dance del periodo che non riscuote grande successo nei paesi anglofoni ma in Italia si comporta benissimo anche grazie ai suoi tanti remix (uno su tutti quello di Alex Natale). Gloria occupa la posizione numero 20 che nella settimana precedente era occupata da un altro brano dance, ossia Spiller from Rio del progetto tutto italiano "Laguna", composto dai due dj e produttori veneziani Cristiano Spiller e Tommy Vee. New entry alla posizione numero 18 con un altro successo tutto da ballare: Sunchyme dei Dario G, gruppo musicale britannico con il cui nome omaggia lo storico allenatore del Crewe Alexandra Dario Gradi e che, a proposito di calcio, qualche mese dopo pubblicherà l'inno del Mondiale di Francia Carnaval de Paris che diventerà una delle basi più gettonate per la creazione di cori da stadio. Si balla ancora alla posizione numero 17 con Bailando dei Paradisio (in salita di una posizione) e alla numero 16 con le tedesche 2 Eivissa e la loro Oh la la la che scende di due posizioni. Il primo pezzo non dance partendo dal basso verso l'altro della classifica è Pussycat degli inglesi Mulu, che entra in classifica al numero 15, mentre si torna alla dance con gli italianissimi Chase (Sandro Murru ed Emanuele Marascia) che piazzano la loro Stay with me alla posizione numero 14 nella settimana del debutto in classifica. Scende di 7 posizioni la boy band fenomeno del momento per eccellenza, i Backstreet Boys, con Everybody (Backstreet's Back), il brano che più di tutti ha fatto conoscere i cinque ragazzi di Orlando al grande pubblico dando il là alla strada che li ha portati a diventare la prima boyband pop della storia per dischi venduti: il brano è alla posizione numero 13 dopo il sesto posto della settimana precedente. Si torna a ballare con il dj inglese Todd Terry, che con Something goin'on scende dalla posizione numero 8 alla numero 12, mentre il gradino più alto della seconda metà della classifica è occupato dall'hip hop dei Run DMC e il remix firmato Jason Nevins del loro brano del 1983 It's like that, in discesa di due posizioni dalla 9 alla 11. Il campionamento di tale remix verrà poi ripreso quattro anni dopo da King Africa per il tormentone dell'estate 2001 Salta.

Gli ultimi superstiti della finale di Napoli del Festivalbar 1997 in questa classifica si trovano in posizione numero 10 (in salita di 6 posizioni!) e sono gli svedesi Vacuum con I breathe. Stessa condotta in classifica per Mariah Carey che con Honey sale anche lei di 6 posizioni, ma in questo caso dalla numero 15 alla numero 9. La più alta nuova entrata staziona alla posizione numero 8 e si torna in Svezia con uno dei tormentoni mondiali dell'autunno 1997: nientepopodimeno che Barbie Girl degli Aqua. L'effetto Lady Diana, morta poco più di un mese prima, continua a farsi sentire con la salita di 6 posizioni dalla 13 alla 7 della versione '97 di Candle in the wind di Elton John, riadattata proprio in omaggio a Lady D ed eseguita per la prima e unica volta nella storia durante i funerali della Principessa. Il singolo divenne negli anni grazie a questa versione il più venduto nel mondo di sempre, superando il record detenuto da White Christmas. Elton, nel mentre, piazza un altro singolo nella Top 10 italiana a dimostrazione del momento d'oro che sta vivendo: alla numero 6 c'è infatti Something about the way you look tonight. Entriamo in Top 5: la zona più calda della classifica è invariata rispetto alla settimana precedente: tutti mantengono le loro posizioni. Alla 5 Will Smith con il tema musicale del film Men in black, alla 4 i Verve con l'iconica Bittersweet symphony (che vent'anni dopo, nel nostro "mondo", vince la Coppa Operazione Nostalgia Musicale nella prima edizione abbinata al nostro programma radio per poi diventare uno dei punti fermi dei corsi dello School Tour), alla 3 Ultra Naté e la sua Free che nel mentre è uno dei brani più ballati nelle discoteche di tutto il mondo, alla numero 2 l'omaggio di Puff Daddy e Faith Evans a Notorious B.I.G. sulle note di Every breath you take dei Police intitolato I'll be missing you e alla numero 1 ancora una volta i britannici Smoke City con la loro Mr. Gorgeous che in Italia riscosse grandissimo successo (anche più della loro hit mondiale Underwater Love) anche grazie allo spot di una casa automobilistica tedesca.

mercoledì 11 settembre 2019

Hit Parade History. Classifica dei singoli più venduti in Italia nella seconda settimana di Settembre 2005

 
Domani in molte parti d'Italia i nati nell'anno 2005, un anno ricco di grandi successi italiani e internazionali, inizieranno una nuova fase della loro vita e del loro percorso di studi: quella delle scuole superiori, del liceo. E alcuni di loro potrebbero essere durante il prossimo anno scolastico o nei prossimi anni a venire parte di almeno un corso del nostro School Tour. Tornando a parlare di musica, approfittiamo del grande ritorno del nostro blog per annunciarvi una nuova rubrica: Hit Parade History. Commenteremo una classifica dei singoli più venduti in Italia del passato nella stessa settimana di pubblicazione di ogni nostro articolo, basandoci sui dati forniti dall'affidabile portale Hit Parade Italia. Una sorta di "accadde questa settimana" della storia delle classifiche italiane. Detto questo: nell'anno 2005, in questo periodo esatto, quali erano i 20 singoli più venduti nel nostro Paese?

 
Alla numero 20 salgono di 23 posizioni i finlandesi The Rasmus con il loro singolo fresco di uscita intitolato No Fear. Il brano non ripeterà i risultati (almeno qui in Italia) di successi come In the shadows e First day of my life, ma in patria trascinerà l'album di cui fa da apripista (Hide from the sun) al disco di platino. L'estate che sta per volgere al termine e la vicinanza della finale del Festivalbar si fanno sentire e dunque alcuni successi che hanno caratterizzato la bella stagione entrano in fase di calo. A partire da Elisa con Una poesia anche per te che scende di 6 posizioni (dalla 13 alla 19) e Paolo Meneguzzi che ne perde invece ben 11 uscendo dalla Top 10 (dalla 7 alla 18) con Sara. Ne perdono solo due invece Craig David con All the way e l'amico Nek con il tormentone Lascia che io sia. Entrambi a loro modo hanno recitato un importante ruolo nelle finali del Festivalbar 2005: Craig David presentò il suddetto brano in qualità di superospite internazionale nel corso della serata, mentre Nek si aggiudicò l'edizione 2005 della kermesse contro ogni pronostico che vedeva Jovanotti come potenziale vincitore. Aneddoto personale: alcuni giorni fa ho avuto l'onore di intervistare l'autore di Lascia che io sia, Daniele Ronda, in occasione dell'edizione 2019 di "Minturno Musica Estate" (qui potete trovare l'intervista). Compare anche una pietra miliare del genere heavy metal in una sua versione live: si tratta della mitica The Trooper degli Iron Maiden (cavallo di battaglia della band datato 1983) in una versione registrata durante un concerto svoltosi a Dortmund, in Germania, nel 2003. Concerto raccolto nell'album live Death on the road di cui questa versione di The Trooper è il singolo promozionale, non essendo contenuto nel progetto alcun inedito. Dopo quasi sei mesi, esce dalle prime dieci posizioni e dalle prime cinque posizioni della classifica (con 20 settimane di cui 19 consecutive in testa) I bambini fanno Oh di Povia, autentico vincitore morale di Sanremo per popolarità pur essendo stata esclusa dalla categoria Nuove Proposte (una categoria che vedeva in gara gente come i Negramaro e i Modà per citare qualche nome) per essere stata già eseguita prima della consegna alla commissione del Festival. Troviamo alla numero 13 la prima new-entry della settimana: si tratta di una diciassettenne Rihanna con il suo primo successo, il primo di una lunga serie, intitolato Pon de replay. I gradini più alti della seconda metà della classifica sono occupati dal personaggio animato "Crazy Frog" (in Italia conosciuto come la "Rana Pazza") e la versione remix della colonna sonora di "Beverly Hills Cop" Axel F, che deve principalmente le sue fortune all'utilizzo del brano e del succitato personaggio ad una suoneria distribuita da un sito venditore di suonerie per cellulari, e da un'altra nuova entrata, ossia Don't cha delle Pussycat Dolls in collaborazione con Busta Rhymes.
 
 
Aprono la Top 10 e perdono ben otto posizioni (uscendo dal podio dopo il secondo posto della settimana precedente) gli Oasis con The importance of being Idle, secondo singolo estratto dall'album Don't believe the truth, con un'altra band di culto (anche se di un genere diverso) del periodo che va a cavallo tra la seconda metà degli anni '90 e la prima degli anni 2000, ovvero i Backstreet Boys, che salgono di una posizione (dalla 10 alla 9) con il brano che sancisce il loro grande ritorno sulle scene dopo quattro anni di pausa. Dopo il grande successo di Feel Good Inc, i Gorillaz entrano in classifica direttamente in ottava posizione con Dare, secondo estratto dall'album Demon Days. Continua seppur lentamente l'ascesa degli Zero Assoluto, una delle rivelazioni dell'estate musicale italiana 2005, con Semplicemente che sale di una sola posizione dalla 8 alla 7, mentre è in discesa Lee Ryan con il singolo di debutto da solista Army of lovers, in sesta posizione. Lee lascia pertanto il podio a un altro ex Blue di cui vi parleremo poche righe più tardi. A proposito, ci avviciniamo proprio al podio e al numero 5 troviamo uno dei protagonisti dell'estate 2005 a livello internazionale, ovvero Daniel Powter con Bad Day, che pochi giorni dopo risulterà qui in Italia il vincitore della sezione "Festivalbar International" per il brano internazionale più gettonato nel nostro Paese nel corso dell'estate. E regge: sale infatti di ben 4 posti! Quarta piazza invece per Shakira e Alejandro Sanz con La Tortura, il primo singolo estratto dalla prima parte di un progetto diviso in due fasi, ossia Fijacion oral vol. 1 (a novembre esce la seconda parte in lingua inglese intitolata Oral Fixation Vol. 2). Un altro brano in lingua spagnola e proveniente dal continente americano (stavolta però dall'America centrale, precisamente dal Messico) occupa il gradino più basso del podio: entra prepotentemente al numero 3 La camisa negra di Juanes, tormentone di fine estate-inizio autunno che mescola i sentimenti sofferenti del testo e l'allegria della melodia che caratterizza il brano. Anticipavamo poche righe fa il "passaggio di testimone" sul podio tra due membri dei Blue con i loro singoli di debutto da solisti: fuori Lee Ryan e dentro Simon Webbe con Lay your hands. E al numero 1? Si confermano in testa alla classifica dei singoli più venduti Anastacia e l'ex Evanescence Ben Moody con Everything Burns, brano facente parte della colonna sonora del film I Fantastici Quattro nonché uno degli inediti facenti parte del best of della Queen of Sprock intitolato Pieces of a dream.